Sicurezza in Montagna

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Stagione invernale 2010-2011 chiusa,  archiviata con luci ed ombre, una nuova stagione si apre; la stagione  estiva dei trekking: le  montagne si apprestano ad essere ammirate , percorse da turisti,alpinisti,camminatori della domenica,gruppi di appassionati,al quale vorremo tramite questo articolo dare qualche suggerimento in materia di sicurezza,(torneremo su questo argomento )

Non ci si stanca mai di raccomandare l’aspetto della sicurezza , essa fa parte integrante di ogni escursionista sia che esso sia  domenicale o esperto.

Poche regole,sicure e valide:

Fondamentali, le scarpe,devono essere ottime ,in suola Vibram che permettono di attenere aderenza eccellente sulle pietraie in salita e  in discesa.

*Abbigliamento pratico,traspirante e caldo

*Pantaloni lunghi (ottimi quelli per l’alpinismo estivo)

*Giacca a vento antipioggia

*Zaino e telefono cellulare,bussola.

*alimenti leggeri e liquidi per il nostro corpo.

Siamo pronti, per passare una bellissima giornata sul Gran Sasso, sulla Majella,sulle montagne del Velino -sirente,valgono le raccomandazioni di sempre: non avventurarsi su percorsi sconosciuti, essere preparati fisicamente , consultare la carte dei sentieri (validissime  quelle dell’ I.G.M. Istituto geografico militare) per l’intinerario da affrontare ,ovviamente consultare i bollettini meteo, non dimentichiamo che i temporali estivi pomeridiani nelle nostra montagne sono quasi abituali ,causa la vicinanza dei mari Adriatico e Tirreno.

Molti infortuni in montagna, accadono per imprudenza e inesperienza,personalmente ho incontarto escursionisti a 3000 metri di quota con scarpe da tennis e abbigliamento inadeguato ,questo vuol dire mettersi a rischio durante la fase di salita e  discesa,in montagna basta solo seguire poche regole di di sicurezza  per non incappare in incidenti.

In Abruzzo opera il “corpo nazionale soccorso alpino speleologico “(C.N.S.A.S.),attivo 24 ore su 24 attraverso il numero verde 800 258 239 collegato al 118 elisoccorso,un operatore rispondera’ alla vostra chiamata.

 Aspetto fondamentale se non si e’ esperti e ‘quella di domandare a gente del posto notizie sull’intinerario prescelto, l’informazione aiuta a comprendere meglio  eventuali difficolta.

Non esitare a tornare indietro se l’intinerario si presenta difficile, meglio rinunciare  e tornare sui propri passi nonche’ un ricordo negativo della nostra gita.                                                             

 La montagna e’ luogo di ristoro per la mente, essa non sbaglia, sbagliamo noi.

                                                                               STEFANO DI MARCO (istruttore)

 

 

 

 

 

 

 

 

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