Roseto. L’Associazione Operatori Turistici: “Bene il Presidente Paolini della Saga: si accorge che le DMC sono inutili”

Roseto. L’Associazione Operatori Turistici: “Bene il Presidente Paolini della Saga: si accorge che le DMC sono inutili”

(wn24)-Roseto – “Finalmente qualcosa si muove. Enrico Paolini, presidente della Saga, aeroporto di Pescara, al quale facciamo i complimenti, muove le acque del turismo abruzzese con l’invito  alla Regione di occuparsi  meglio e più spesso del marketing e dello sviluppo della domanda turistica regionale. 

Finalmente un abruzzese perbene si accorge che le DMC sono un filtro più che inutile, mi sento di dire dannoso per il nostro lavoro. Non fanno nulla per comunicare con l’estero, non fanno WEB MARKETING, non fanno una decente attività promozionale, non hanno rapporti con noi operatori turistici delle destinazioni più note, più famose e per questo più facili da riconoscere e promuovere. Le DMC invece ci oscurano con misteriosi brand ispirati probabilmente a tavola nel 2012 da Federalberghi. Noi città di Roseto siamo nascosti dal marchio Borghi di Acquaviva, un acronimo che pochi conoscono e che offusca la fama turistica di Roseto. Stessa cosa per Hadriatica, una maschera e che nasconde Giulianova, così come Terre del Piacere che mette in ombra una destinazione celebre come Montesilvano. Non si va all’estero con nomi intraducibili. Roseto non può essere presentata in Europa con nomi inventati a tavolino!! Ci vuole identità.

Le DMC sono un errore clamoroso fatto da alcuni politici, sensibili solo al peso sindacale e per i quali il marketing è un mistero, un equivalente del balletto folkloristico delle marche. 

Una strategia, quella delle DMC, inspiegabilmente tessuta con la complicità di Federalberghi, che dal 2012 ha fatto scomparire Roseto nel mappazzone dell’entroterra, così per tutte le destinazioni balneari della costa abruzzese. Sono sei anni di buio che ci hanno fatto perdere migliaia di clienti e milioni di presenze. Chi è il responsabile di tutto questo? 

Se Paolini – bravissimo presidente della SAGA, che lavora tutto l’anno per 20mila euro solamente – volesse  fare arrivare dei charter pieni di turisti dai paesi europei può contare sulla collaborazione di Roseto Incoming e sulla disponibilità di camere di Roseto. Noi siamo con lui per allungare la pista dell’aeroporto e farlo lavorare con l’Europa, nell’interesse delle destinazioni turistiche della Riviera abruzzese. Ai complimenti per Paolini aggiungiamo un appello alla Regione, ed in particolare al nuovo Assessore al Turismo Giorgio D’Ignazio, affinchè si passi da una regione turisticamente passiva, ad un’azione importante che ora deve dare una mano alle destinazioni più dinamiche, a quelle dove si concentra l’offerta ricettiva. Senza andare a cercare voti e consenso in località dove gli abitanti svengono alla vista di un turista, la Regione – se cambierà guida – dovrebbe privilegiare le destinazioni balneari come Roseto, Giulianova etc. che producono il 90% del turismo estivo abruzzese. 

L’Assessore D’Ignazio queste cose le conosce bene, essendo di Teramo ed avendo sempre avuto buoni contatti e fattivi rapporti con gli operatori turistici della provincia. Roseto, così come le altre località turistiche più importanti ha il legittimo diritto di disporre delle risorse, del supporto, dei soldi, dell’attenzione della Regione che da troppi anni si dedica al “riequilibrio” tra destinazioni deboli e destinazioni forti con risultati disastrosi per gli uni e per gli altri.

Le risorse regionali – parliamo di milioni – vanno dedicate alla promozione delle destinazioni più note e conosciute all’estero e non a queste DMC distribuite senza competenza a infelici, anonime aggregazioni di comuni dispersi tra mare e montagna.

La nuova Regione dovrà dare spazio alle Destinazioni, tipo Roseto, Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica Montesilvano, etc., dove ci stanno veri alberghi e veri operatori turistici dentro e fuori dall’influenza sindacale di Federalberghi e compagni. Dobbiamo fare promozione e comunicazione come si faceva quando il turismo cresceva. Devono essere le destinazioni come Roseto ad andare sul mercato inglese, tedesco, austriaco, svizzero, polacco ecc… per richiamare tour operator e grossisti che trattano la clientela europea per la quale le DMC non fanno nulla perché non sanno fare nulla. 

Al traffico web e alla comunicazione online ci pensiamo noi. Sintesi estrema, non serve al turismo una Regione miope così come non servono le DMC”.

 

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