Basket. “Roseto Summer League”:ecco gli ultimi colpi di mercato con Massimo Rizzo

Basket. “Roseto Summer League”:ecco gli ultimi colpi di mercato con Massimo Rizzo

(wn24)-Roseto – Un’estate particolarmente movimentata per Massimo Rizzo, affermato procuratore cestistico. Suo è infatti il colpo di genio che ha portato sulla panchina dell’Auxilium Torino il leggendario Larry Brown, unico allenatore nella storia del gioco ad aver vinto sia il titolo NBA che quello NCAA. Ma, grazie alla proficua collaborazione con il direttore Marco Verrigni, il procuratore di origine tarantino ma ormai stabilitosi da anni a Miami Beach (dove ha conseguito un master in diritto comparato), ha regalato anche alla Roseto Summer League prospetti molto interessanti a livello internazionale: in questa intervista ce ne presenta qualcuno.
 
 “Il primo nome da segnare sul taccuino è quello di Danilo Fusaro: guardia brasiliana di 194 cm, grandissimo atleta, ha trascorso tre anni e mezzo di giovanili in Italia sfiorando dunque lo status di formato. Senza ‘visto’ rimane comunque un nome importante per qualsiasi squadra di A2, dove potenzialmente può fare la differenza: ha appena vinto la LEB Oro spagnola con Breogan, ed è protagonista in pianta stabile 

con la nazionale brasiliana”.

“Tra i lunghi va segnalata la presenza di Victor Demetrio, ala/pivot di 205 cm che ha appena finito l’università negli USA, e fratello minore del Demetrio che ha vinto proprio assieme a Fusaro la LEB Oro con Breogan. Intenso e forte fisicamente, sarebbe bello vederlo in Italia anche se da questo punto di vista la seconda lega spagnola, con le sue regole di eleggibilità aperte a tutti gli europei, offre molte possibilità in più”.

Dulcis in fundo, qualche retroscena in più sull’ingaggio torinese di Larry Brown.
“E’ stata una trattativa non facile durata oltre due anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Larry era fortemente intenzionato ad un’esperienza in Italia, dov’era già stato con Claudio Vandoni, e il timing (che nella vita è fondamentale) mi sembra perfetto anche per Torino. La chiave è stata Dante Calabria, che per inseguire il suo sogno da head-coach in Europa ha rinunciato a un impiego sicuro negli USA. A qualcuno sembrerà una follia, ma è importante anche guardare le cose da altre prospettive con persone che hanno visione e background differenti: sarà un’esperienza molto stimolante per tutti”.

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