Marche. Ricatto a luci rosse: due ragazze spedivano foto intime  e poi si dichiaravano minorenni

Marche. Ricatto a luci rosse: due ragazze spedivano foto intime e poi si dichiaravano minorenni

(wn24)-Ancona – Due ragazze ventenni avevano trovato un espediente per “sbarcare” il lunario: prima inviavano, attraverso siti di incontri, foto intime  e poi ricattavano gli ignari dichiarandosi minorenni . 
La richiesta era “salata”:  cento euro, altrimenti “denunceremo il tutto per  detenzione di materiale pedopornografico”. Successivamente  la truffa proseguiva con una sedicente madre della ragazza che avanzava pretese per altri 400meuro per affrontare le spese dello psicologo al fine di far riprendere la ragazza dal ‘trauma’ subito, per un totale di 500 euro. Si trattava di una truffa tentata da due ragazze ventenni residenti in Romagna ai danni di un giovane che, durante una navigazione internet, aveva clicca sul banner pubblicitario di un annuncio su un sito di incontri, in chat, attraverso l’applicazione WhatsApp.

Entrambe le ragazze, con alle spalle episodi illeciti specifici, sono state denunciate alla procura di Ancona dalla Polizia Postale e Comunicazioni delle Marche.
    Per rendere più credibile il fatto, le ragazze avevano inscenato anche una denuncia via telefono in diretta alla locale Questura con una sedicente funzionaria dell’ufficio minori. La “falsa poliziotta’, con toni concilianti, aveva consigliato al ragazzo di pagare le spese per evitare la querela. A questo punto era stato effettuato il pagamento ma il giorno successivo, recatosi in questura per parlare con la sedicente funzionaria e ‘risolvere’ la questione, la vittima aveva scoperto che la poliziotta in realtà non esisteva. Così era scattata la querela e le indagini hanno portato a individuare le due ventenni.

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