La Pesaro archeologica protagonista della XXIII “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” di Paestum

La Pesaro archeologica protagonista della XXIII “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” di Paestum

(wn24)-Pesaro – Giornata importante per la Pesaro archeologica quella che si è svolta ieri, giovedì 25 novembre, in occasione della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. La città è stata protagonista di due degli appuntamenti della sala Velia del rinnovato complesso delle Manifatture Tabacchi: la presentazione del nuovo allestimento del Museo Oliveriano e quella, in anteprima nazionale, del volume a fumetti “Pisaurum Felix”.  

Ambasciatori di Pesaro e del racconto dell’allestimento del nuovo Museo Oliveriano, sono stati Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza, Brunella Paolini direttrice della Biblioteca e Musei Oliveriani, Raffaella Ciuccarelli, funzionario della Soprintendenza Archeologia delle Marche, Chiara Delpino, curatrice dell’allestimento del nuovo Museo Oliveriano e Simone Capra, architetto incaricato dell’allestimento «pensato per una nuova narrazione della storia archeologica pesarese» come sottolineato da Vimini.  

Narrazione che sarà fruibile da giugno 2022, questa la data prevista per l’inaugurazione degli spazi del museo Oliveriano, dedicati alla Pesaro archeologica, «frutto di un intenso lavoro di anni», come precisato da Chiara Delpino che ha presentato il criterio allestitivo scelto e suddiviso in racconti tematici: «Per ogni singolo nucleo in cui si articola la narrazione millenaria, sono esposti dei reperti iconici su cui il visitatore è invitato a soffermarsi. L’accento non vuole essere tanto sul reperto in sé e per sé ma sulla possibilità di ricostruire il passato – e la storia delle vite passate – che ogni reperto può tramandare se interrogato».  

«Un lavoro che sigla una rinnovata sinergia con l’Amministrazione comunale, con la quale, negli ultimi anni sono stati avviati progetti di valorizzazione e di ricerca» ha sottolineato Raffaella Ciuccarelli, funzionaria archeologa responsabile per Pesaro della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche.  

La direttrice dell’Oliveriano, Brunella Paolini ha espresso soddisfazione «per un progetto che rimette ordine alle collezioni dopo decenni, e che permetterà di avvicinare e scoprire la storia della città attraverso le testimonianze più antiche e una fruizione più intuitiva, ma sempre attenta ai principi storici e filologici, che si rivolge in particolare al pubblico più giovane».  

L’occasione, costruita anche grazie alla sinergia con Confcommercio Pesaro Urbino e Regione Marche ha permesso, insieme al direttore Amerigo Varotti, di «contestualizzare la Pesaro archeologica – ha detto Vimini – dall’età del ferro ai Piceni fino a tutta la storia romana all’interno dell’ancora più vasta offerta complessiva degli Itinerari Archeologici di Pesaro e Urbino» che annoverano anche il materiale della rinnovata didattica del sito archeologico di Colombarone e il racconto dell’apertura del nuovo antiquarium, apprezzati dal pubblico della Borsa.  

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata inoltre l’occasione per presentare, in anteprima nazionale, “Pisaurum Felix” realizzato da John Betti, artista e illustratore e da Chiara Delpino coautrice. «Un volume a fumetti che ci consente di presentare la Pesaro archeologica con una modalità inedita fruibile a un pubblico variegato – ha sottolineato Vimini – che ha già dato dimostrazioni di apprezzamento». Un entusiasmo registrato, in particolare, dagli studenti e dagli operatori: «Le copie disponibili sono andate a ruba; in un solo giorno sono già state prenotate decine di copie digitali e cartacee del libro che presenteremo nelle prossime settimane a Pesaro».  

E nel quale sarà possibile riscontrare lo sfondo continuo con cui il libro si lega ai reperti del museo, elementi che guidano il racconto della piccola guida a fumetti “Pisaurum Felix”. Il volto del bambino protagonista della storia, che a partire dal lucus Pisaurensis si svolge nella Pisaurum romana, è il volto di uno dei nipoti di Augusto, di cui sarà esposto un famoso ritratto in museo. Il nome stesso del protagonista è quello di uno dei benefattori della città romana, che lasciò in eredità ai concittadini un’elargizione in denaro per organizzare ciclicamente dei giochi. E così via, di rimando in rimando tra mito e storia reale.  

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