Turismo: Futuro incerto, ma i segnali sono positivi

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PESCARA – Almeno per una volta , prima dell’ apertura della stagione estiva, le notizie sul fronte del turismo dovrebbero dare impulso positivo per una ripresa del settore in tempi brevi.  L’ accordo intercorso nei giorni scorsi sulle licenze dei balneatori, fanno ben sperare anche per il futuro; L’ Aquila candidata per le UNIVERSIADI 2017; Atri in corsa per diventare “CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT”.

Tre elementi che potrebbero bastare per far pensare ad una stagione in ripresa rispetto agli anni del terremoto a L’ Aquila, delle alluvioni e di quant’ altro ha pesato negativamente sull’ andamento turistico dell’ intero Abruzzo. Sarebbe troppo logico accostare il movimento turistico abruzzese con quello romagnolo o veneto, ma non si può fare diversamente, perché se è vero che buona parte del PIL nelle regioni citate è formato dalla voce turismo, tutti ancora stentano a capire perché in Abruzzo nonostante un PIL in decadenza, una politica industriale inesistente e la disoccupazione galoppante, non si vuole puntare su una risorsa naturale che si chiama turismo. Le prospettive sono ampiamente positive, ma gli osservatori, anche quelli internazionali, avvertono una specie di freno che arriva da diverse direzioni e che alla fine continua a contribuire ad un rallentamento di una voce che, invece, potrebbe rappresentare il futuro della  regione.

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