Omicidio Rea: Parolisi si difende e attacca. Imminente la scarcerazione?

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L’Aquila – Salvatore Parolisi è arrivato alle ore 9.15, a bordo di un cellulare del carcere “Castrogno” di Teramo. L’udienza, davanti al Giudice del riesame,però, è stato posticipato di un’ora, perché i due legali di fiducia del caporalmaggiore, Biscotti e Gentile,  nel frattempo avevano presentato altra documentazione.

Parolisi si è presentato nel palazzo di Giustizia a Teramo, frastornato,dimagrito, ma con la grinta di sempre. Attorniato da numerosi giornalisti si è mosso in mezzo a due ali di curiosi e reporter, ma non ha voluto rispondere a nessuno delle domande dei cronisti.. Ha risposto ed attaccato , invece, davanti ai Giudici del Riesame dell’Aquila, cercando, insieme a i periti di parte , di smontare le accuse di omicidio della moglie Melania Rea, con l’aggravante della crudeltà. Secondo le prime indiscrezioni, Salvatore avrebbe puntato su tre aspetti importanti rispetto alle accuse dei Magistrati: i sei profili di DNA maschile riscontrati nel sangue di Melania;sulla perizia dei tabulati telefonici e sull’ora della morte della Rea. Riuscirà a smontare l’accusa? Parolisi ha dedicato molto tempo in carcere a studiare le carte che i legali gli facevano avere, per cui è logico che adesso punta tutto sulla sua scarcerazione.

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