Teramo. Caccia alla volpe. Gli ambientalisti :”Sparate”E-mail al Presidente Catarra
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eramo – “Sparate” mail al Presidente Catarra e agli Assessori che hanno votato la delibera che, di fatto, permette fino al 15 aprile, la caccia alla volpe, anche se in questo periodo impegnata ad allevare i cuccioli da poco nati. L’appello arriva dalla Lega della Protezione del Cane, che ricorda come quella decsione della Giunta provinciale di Teramo e’ un dichiarato favore che si e’ voluto fare ai cacciatori, perch’ sapendo che le volpi si nutrono di lepri e fagiani, loro hannao fatto di tutto affinche’ i cacciatori restino gli unici a poter compiere il ‘massacro”. Non resta che protestare contro la decisione inviando mail al Presidente Catarra – hanno detto alcuni attivisti della Lega per la protezione del Cane – tenendo conto che non c’entra nulla la motivazione della politica sul riequilibtio dell’eco-sistema, ma solo clientele in favore di una categoria. Gli ambientalisti da subito hanno criticato il metodo di caccia, la braccata, anch’esso considerato crudele che permette poco scampo alle povere volpi, in questo periodo poco ‘furbe”, come vuole la tradizione popolare.
eramo – “Sparate” mail al Presidente Catarra e agli Assessori che hanno votato la delibera che, di fatto, permette fino al 15 aprile, la caccia alla volpe, anche se in questo periodo impegnata ad allevare i cuccioli da poco nati. L’appello arriva dalla Lega della Protezione del Cane, che ricorda come quella decsione della Giunta provinciale di Teramo e’ un dichiarato favore che si e’ voluto fare ai cacciatori, perch’ sapendo che le volpi si nutrono di lepri e fagiani, loro hannao fatto di tutto affinche’ i cacciatori restino gli unici a poter compiere il ‘massacro”. Non resta che protestare contro la decisione inviando mail al Presidente Catarra – hanno detto alcuni attivisti della Lega per la protezione del Cane – tenendo conto che non c’entra nulla la motivazione della politica sul riequilibtio dell’eco-sistema, ma solo clientele in favore di una categoria. Gli ambientalisti da subito hanno criticato il metodo di caccia, la braccata, anch’esso considerato crudele che permette poco scampo alle povere volpi, in questo periodo poco ‘furbe”, come vuole la tradizione popolare.