Il cielo di Roseto colorato dalle Frecce Tricolori. Più di quarantamila le persone presenti
Roseto – Sapevamo che in tempi di crisi, la riscoperta della Bandiera e, quindi, del Tricolore, è come un “bene rifugio”.Gli italiani non sono, però, come gli americani : a prescindere dalla situazione economica del momento. Quando la Patria chiama, il popolo americano risponde, senza esitazioni, senza polemiche. La Bandiera è un fatto che unisce e non come nel nostro paese un simbolo che divide, scatena l’ira, lo bruciano, lo calpestano ed è il simbolo di un riconoscimento politico. Di che cosa parlo? Semplice, dello spettacolo che abbiamo visto a Brescia, cioè le due fazioni che si sono affrontate, senza rispetto per il Tricolore. Anzi, un vero e proprio motivo di divisione. Roseto e le Frecce Tricolori, invece, è stato alla fine un bel “matrimonio”, un motivo di orgoglio e di unità, anche per chi ha osteggiato la manifestazione. Un ottimo , affascinante , forse, irripetibile, spettacolo sui cieli di Roseto che ha permesso al plumbeo che si vedeva in cielo e che era poco rassicurante, di tingersi di Verde, Bianco e Rosso. Un evento voluto fortissimamente dal Sindaco Pavone e da pochi altri della Giunta comunale, anche se il dissenso non è stato palesato apertamente, che alla fine è servito a rafforzare le aspirazioni di un esecutivo in qualche occasione in affanno, come l’opposizione che dovrebbe essere più deciso e chiaro nel prendere posizioni. Alla fine delle due ore di spettacolo a cui hanno assistito non meno di 8o mila, ma si parla anche di centomila persone, qualche problema è emerso: il deflusso del traffico lentissimo e in qualche caso caotico. La colpa? Della toponomastica di Roseto, per il resto il dispiegamento delle forze dell’ordine era capillare, come l’assistenza dei volontari e della Protezione Civile.Insomma, per i più , un evento da ripetere, anche se su altri fronti e magari in un mese dal tempo meteorologico più rassicurante.
( Foto di Paolo Bruni )