Marche.Artigianato sempre più in crisi.L’80% degli addetti espulsi non rientreranno mai nel circuito
Ancona – Gli artigiani delle Marche sono pessimisti sulle prospettive di ripresa economica e temono un allungamento della crisi anche oltre il 2014. Inoltre, negli ultimi 6 mesi hanno rinunciato ad investire e hanno fatto ricorso alle misure di mobilità in misura doppia rispetto all’Emilia Romagna, Umbria e Toscana.
E’ quanto emerge da un’indagine commissionata dalla Cna alla società “Freni”, ricerche sociali e di marketing’ di Firenze.
“Tra le quattro regioni del Centro Nord – ha commentato il presidente della Cna Marche, Renato Picciaiola – il nostro e’ il territorio dove le piccole imprese sono in maggiore difficoltà, soprattutto a causa della debolezza della domanda interna e della carenza di liquidità, ma anche per l’incidenza dei costi che le imprese devono sostenere”. L indagine ha evidenziato che, negli ultimi sei mesi, il 38,2% delle imprese artigiane delle Marche ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, rispetto al 19,2% della Toscana, al 17% dell’ Emilia Romagna e al 10% dell’ Umbria.
Ma quel che e’ peggio, secondo gli imprenditori marchigiani, e’ che solo il 20% di questi dipendenti potrà rientrare al lavoro al termine del periodo di sospensione, mentre per l 82% sono scarse anche le possibilità per i giovani di trovare un lavoro entro l’anno nel sistema produttivo regionale. Le attuali difficoltà sono dovute, per 7 imprenditori su 10 alla carenza della domanda interna, seguita dal ritardato pagamento da parte dei clienti (50%) e dagli elevati costi di gestione (38%).