Al Convegno a Fiastra:”Senza volontari e Protezione Civile non ci sarà sicurezza”.

Il messaggio scaturito dai lavori è che ben venga il riordino della Protezione civile, purché la nuova governance, più in linea con i canoni attuali di sicurezza, e una più oculata gestione dei fondi, per contenere la spesa pubblica, si traducano in maggiori garanzie per i cittadini.
Qui entra in gioco la Provincia che, fino al 15 settembre, ha messo a punto un Piano di previsione e prevenzione forte del contributo operativo, oltre che della Regione, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco, della Prefettura, della Polizia provinciale, delle Comunità montane, di 36 Gruppi comunali di Protezione civile e 6 Associazioni, per un totale di 500 volontari abilitati, impegnati in 700 turni nei territori delle Comunità Montane di San Severino, San Ginesio e Camerino, e dislocati in 7 pattuglie mobili (3 di vigilanza e 4 di pronto intervento) e in 5 postazioni di avvistamento.
Nel dibattito, non sono mancati gli interventi dei sindaci presenti che, nella nuova legge, continuano ad essere le figure di riferimento del sistema di Protezione civile ed assumono nuove competenze, dalla direzione dei servizi di emergenza al coordinamento del soccorso e dell’assistenza alle popolazioni colpite.