San Benedetto del Tronto.Torna “Open Sea”, con grandi opere di Dario Fo e Laura Morante

20120731100615-2(wn24)-San Bnedetto del Tronto – Torna l’appuntamento estivo di “OPEN SEA”, Ideato e realizzato in collaborazione tra Comune di San Benedetto e AMAT e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Marche. Il programma 2013 è stato presentato dall’Assessore alla cultura del Comune, Margherita Sorge con il direttore dell’AMAT, Gilberto Santini e il Presidente Gino Troli.
 
Il primo dei tre appuntamenti con il teatro e la danza, sempre al Teatro Concordia, è previsto per domani, lunedì 22 luglio, con Passion Tango, spettacolo della compagnia Naturalis Labor, con la regia e le coreografie di Luciano Padovani, interpretato da due coppie di tangueros, Tobias Bert e Loredana De Brasi;Marcelo Ballonzo e Elena Garis, sulle musiche di  Plaza, De Caro, Piazzolla, Melo, Rodriguez, Pugliese, Stamponi e Bardi, eseguite dal vivo da Marco Fabbri (bandoneon), Cristina Bertoli (flauto) e Stefano Giavazzi (pianoforte). Due corpi uniti in un fremito di passione: è l’illusione che regala il tango con il suo gioco di gambe che si allacciano, di piedi che disegnano cerchi, di teste che si confrontano in un unico profilo.
 
L’appuntamento successivo è previsto per  lunedì 5 agosto con Alessandra Faiella, che interpreterà un classico: “Sesso? Sì, grazie, tanto per gradire”, atto unico di Jacopo Fo, Franca Rame e Dario Fo, portato in scena con la regia di Milvia Marigliano. Lo spettacolo, all’origine interpretato dall’indimenticabile Franca Rame, dimostra che si può parlare di sesso senza volgarità né banalmente e naturalmente, divertendoci. “Far ridere facendo pensare – dice la Faiella – è sempre stata una mia fissazione: chi meglio di Franca, Dario e Jacopo poteva aiutarmi nell’impresa?”.
 
L’ultimo appuntamento della rassegna è previsto per venerdì 9 agosto, con l’affascinante Laura Morante che leggerà “Il pranzo di Babette”, celebre racconto di Karen Blixen che ruota sul contrasto fra fantasia e convenzioni. Babette, esule in Danimarca dopo la caduta della Comune di Parigi, organizza in casa delle figlie di un pastore luterano dove si trova a servizio, un raffinatissimo pranzo che fa trionfare il suo potere visionario sul grigiore della quotidianità e che dimostra che “un artista non è mai povero”.
 
 

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