San Benedetto del Tronto. Polizia Municipale scopre un canale abusivo. L’Arpam rassicura
(wn24)-San Benedetto del Tronto – La Polizia Municipale di San Benedetto è stata impegnata nei giorni scorsi in una serie di controlli finalizzati a verificare la presenza di possibili fonti di inquinamento del litorale sambenedettese.
Gli uomini del servizio Ambientale ed Urbanistica, guidati dal Capitano Giuseppe Brutti, sono stati impegnati in zona Sentina, per verificare, dopo alcune segnalazioni, circa un flusso di acque che sgorgavano da una conduttura seminterrata nell’arenile a circa 50 metri a nord della “Torre sul porto”. Per accertare dove portasse quella tubatura, si chiedeva la collaborazione della CIIP, dell’ARPAM, del personale del settore Opere Pubbliche e della Riserva Naturale della Sentina e della “CIA Lab”, la società convenzionata con il comando di P.M. per le attività di monitoraggio dei corsi d’acqua.
La CIIP ha escluso che si trattasse di una perdita della rete fognaria; dopo una serie di ispezioni si è riusciti a ascoprire che l’acqua proveniva dal canale del Consorzio di Bonifica utilizzato per irrigare i campi: qualcuno, forse per utilizzare meglio l’acqua, aveva creato un’ostruzione nella parte del canale a ridosso dell’argine del Tronto.
Ciò aveva provocato un innalzamento del livello e della pressione dell’acqua che ha fatto cedere una vecchia paratia di collegamento del canale con una vecchia e dismessa condotta sotterranea che, appunto, fuoriesce sulla battigia.
Il personale comunale ha, dunque, provveduto a chiudere provvisoriamente la falla apertasi sulla paratia in attesa di un intervento più strutturale che si realizzerà nei prossimi giorni. L’ARPAM ha poi proceduto ad un campionamento dell’acqua marina nella zona interessata dallo sversamento i cui risultati saranno comunicati agli organi competenti nei prossimi giorni.
Nei giorni precedenti, invece, Polizia Municipale e tecnici ARPAM hanno effettuato un sopralluogo lungo l’alveo del torrente Albula. Scrivono i tecnici ARPAM:” Si rileva che presso il tratto finale del torrente Albula, monitorato dall’altezza dell’ospedale civile fino all’immissione in mare, non sono presenti segni di inquinamento riconducibili ad immissioni anomale”