
(wn24)-Silvi Marina – Sul sequestro lampo di una donna di 27 anni, di origini albanesi, convivente di un uomo di origini tunisine, si addensano nubi circa il movente del fatto. Il fidanzato della donna, rilasciata e senza essere stata prima violentata, al contrario di quanto riportato da alcuni organi di stampa, avrebbe dichiarato agli inquirenti, che il sequestro c’è stato, perché i due albanesi che avrebbero messo in atto il gesto, non sarebbero d’accordo sulla loro relazione amorosa. Gli inquirenti, però, hanno altri sospetti: nella vicenda potrebbe entrarci il mondo dello spaccio di droga. I due albanesi ricercati per il sequestro, infatti, sarebbero due persone note alle forze dell’ordine, legate al mondo dello spaccio di stupefacenti ad alto livello. I fatti accaduti, comunque, dimostrano anche che gli inquirenti non sottovalutano affatto l’accaduto, tanto è che dopo la denuncia sono scattate le indagini e la “cinturazione” del territorio da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, della compagnia di Giulianova, diretti dal luogotenente Marino Capponi e dai colleghi del nucleo investigativo di Teramo, agli ordini del capitano Nazario Giuliani. I rapinatori,però,
sentitisi braccati hanno trattenuto la donna albanese per alcune ore, hanno percorso pochi chilometri, poi hanno desistito, facendo scendere la ragazza in un punto, lungo la Statale 16, a confine tra le province di Teramo e Pescara. La donna e’ stata ascoltata dai Carabinieri e fatta visitare dai sanitari per un leggero malore.