Marche. Più fondi ai centri antiviolenza: un punto di accoglienza ogni Provincia

Sono cinque i Centri antiviolenza, uno per provincia, istituiti dalla Regione per garantire ospitalità, protezione, solidarietà, e soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza e attraverso la specifica formazione di operatori.
Sono a disposizione, a titolo gratuito, di tutte le donne: italiane, straniere o apolidi, vittime di violenza e maltrattamenti fisici e psicologici, stupri e abusi sessuali. Gli esperti offrono servizi di supporto psicologico, consulenza legale, attivazione di interventi di rete e interventi nell’emergenza.
I Centri antiviolenza costituiscono, inoltre, un riferimento essenziale per promuovere l’emersione del fenomeno della sopruso anche attraverso la pubblicazione dei dati raccolti dall’Osservatorio delle politiche sociali. Attività che contribuisce a migliorare la qualità dell’accoglienza e la risposta dei servizi territoriali per le vittime di violenza, oltre a favorire azioni più incisive di prevenzione. È quindi in via di definizione una scheda unica di rilevamento dei dati di afflusso e di utenza, da parte delle donne marchigiane, nei Centri antiviolenza.
“Un dato molto importante – sottolinea l’assessore Giorgi – che ci permette di monitorare, in modo omogeneo e condiviso con gli altri attori del territorio, il reale utilizzo dei Cav e di avere così un quadro chiaro dell’emergenza violenza di genere nella nostra regione”.