Abruzzo.Il Consiglio Regionale ha deciso: si voterà a maggio insieme alle Europee
(wn24)-L’Aquila – Giornata importante, ieri, per Il Consiglio regionale d’Abruzzo che ha approvato una risoluzione, presentata dalla maggioranza, in cui si chiede al Presidente dell’esecutivo Gianni Chiodi di fissare la data delle elezioni regionali, in coincidenza con le Europee di maggio.
Risoluzione che si contrappone a quella presentata dalla minoranza (PD, SEL, Rif. Comunista, Comunisti Italiani, Verdi, IDV), la quale chiedeva che il voto venisse fissato entro e non oltre il termine previsto dalla legge elettorale, ovvero il 14 marzo 2014. Alla fine di un lungo dibattito, la maggioranza di centrodestra ha deciso per la prima opzione, bocciando la richiesta dell’opposizione.
“Ora è tutto chiaro” ha commentato il capogruppo del Pd, Camillo D’Alessandro. “Chiodi è il Presidente degli spaventati, divorato dalla paura e dal calcolo. Incredibilmente non ha preso la parola sulla data del voto, neanche questa volta, è rimasto sulla sedia ripiegato su se stesso, quasi a nascondersi, lasciando annunciare al povero Venturoni che loro hanno scelto di votare a maggio”. Assenti al momento della votazione i consiglieri del Movimento 139 Cesare D’Alessandro e Carlo Costantini.
Ha espresso voto contrario anche il consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico. “Se si fosse votato nello scorso febbraio con le Politiche” ha detto “avremmo avuto un risparmio di 4 milioni e 973 mila euro, a fronte del solo milione che si avrà andando alle urne a maggio 2014. Facendo quella scelta, e non certo procrastinando fino alla prossima primavera, Chiodi avrebbe assecondato le esigenze di spending review, previste dalla normativa. Nè vale la scusa per cui non ci sarebbero più i tempi per permettere ai sindaci di dimettersi e candidarsi alle regionali, secondo quanto previsto dalla legge vigente. Un ostacolo che si sarebbe potuto evitare se Chiodi avesse scelto di dimettersi: a quel punto sarebbe venuta meno la norma sulla incandidabilità dei sindaci. In realtà Chiodi ha voluto in ogni modo prolungare ulteriormente la scadenza elettorale, salvo cercare di non assumersene la responsabilità, ammantando le sue scelte di false ragioni dietro le quali c’è solo la volontà di assicurare, oltre il limite, la sopravvivenza della sua giunta e dei suoi incarichi”.