Monsampolo Teatro e Risorgimento:”Un uomo d’altri tempi”, tra passato e futuro

provincia-di-ascoli-piceno(wn24)-Monsampolo del Tronto – La storia non è fatta solo dagli uomini celebri del passato e dalle grandi battaglie che hanno cambiato la storia dell’uomo o di una nazione. Alcuni individui, spesso sconosciuti al pubblico in generale e a volte trascurati dagli storici, hanno manifestato qualità e capacità degni dei loro contemporanei più famosi . Ecco allora arrivare la storia di un uomo del  Risorgimento in un piccolo paese di provincia.
Sabato prossimo, 12 Ottobre, alle ore  21.30, al Teatro Comunale di Monsampolo, si terrà il reading biografico teatrale sulla figura di Nicola Gaetani Tamburini, patriota monsampolitano ottocentesco del Risorgimento Italiano, con ingresso gratuito.
Il titolo dello spettacolo è “Un Uomo D’altri Tempi” e vuole indicare sicuramente il periodo storico passato, ma anche il bisogno della tempra e la forza morale di certi uomini nei nostri tempi.
Lo spettacolo a cura del Gruppo Teatrale “Metamorfosi” è diretto a da Antonio Orsetti, interprete, sceneggiatore e regista, che ha voluto portare all’attenzione del pubblico la storia di una persona coraggiosa che merita di essere conosciuta.
 
Lo spettacolo è un reading biografico – teatrale, cioè una lettura di un carteggio epistolare legata però ad una recitazione scenica, sulla vita del Patriota Monsampolitano Nicola Gaetani Tamburini, vissuto nel periodo ottocentesco.
La drammaturgia copre un arco temporale dal 1848 – ’49 (breve periodo della Repubblica Romana), al 1870 dell’Unità d’Italia e va dall’adesione in Consiglio Municipale alla Repubblica Romana alla Liberazione del Territorio Ascolano ad opera dei Piemontesi, quindi con  la nomina di Nicola Gaetani Tamburini a 1° Provveditore Regio agli Studi della Provincia di Ascoli, quindi il suo trasferimento a Brescia quale Preside del Liceo – Ginnasio Arnaldo da Brescia. Qui la sua morte culminata nel 1870. Nel frattempo un fitto carteggio con De Santics, Tommasseo e Alessandro Manzoni e la denuncia e arresto alla Consulta Pontificia e la detenzione al Forte Malatesta in Ascoli.
Nel lavoro di adattamento del soggetto e quindi della sceneggiatura, si è data importanza alla Lingua Ottocentesca Romantica, al suo apporto linguistico inerente una grammatica fonetica che fosse all’unisono musicale e poetica.
Al di là dei fatti storici, si è voluto focalizzare quelle personalità risorgimentali, intellettuali ed anche religiose, che sono state coinvolte nell’adesione all’Unità D’Italia.
 
 

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