San Benedetto del Tronto. Il Comune promuove un fondo di solidarietà per contrastare la povertà

Il protocollo costituisce la formalizzazione di un’intesa nei principi, e nelle finalità tra ente locale e privato sociale, proprio come si esprime nei principi fondamentali la legge 328/00 “Legge quadro per un sistema integrato di interventi e servizi sociali”, e rappresenta la sintesi di un percorso di concertazione che il Comune ha condotto con la associazioni che nel territorio si occupano di interventi di contrasto alla povertà e di sostegno alla famiglia, con i parroci, i comitati di quartiere, i medici di medicina generale e culminato nel Consiglio Comunale aperto del 20 giugno scorso, che ha consentito di delineare obiettivi, azioni e ruoli di un percorso piuttosto complesso e articolato.
I soggetti aderenti al Protocollo, e che quindi faranno parte del relativo Coordinamento, sono:
1) Comune di San Benedetto del Tronto
2) Caritas Diocesana,
3) Associazione “Sulle ali dell’amore – Valentina Pistonesi Onlus”
4) Associazione “Centro Famiglia”
5) Associazione “Coccinella Dina Sergiacomi Onlus”
6) Associazione “Il Mattino”
7) Associazione “Il Germoglio”
8) Associazione “Centro di Solidarietà”
9) Associazione “On the road Onlus”
10) Associazione Papa Giovanni Paolo II”
11) Fondazione “Banco Alimentare Marche onlus – Magazzino di S. Benedetto del Tronto”
11) Comitati di quartiere di San Benedetto del Tronto
12) Medici di famiglia dell’Asur – Area Vasta 5 di San Benedetto del Tronto.
Il Coordinamento agirà utilizzando le risorse che confluiranno in un apposito “Fondo di solidarietà”. Il Fondo è stato attivato attraverso l’apertura di un conto corrente postale presso Poste Italiane denominato “Caritas Diocesana di solidarietà”, intestato al Direttore della Caritas Diocesana e avente il seguente IBAN: IT42V0760113500001015654575. La contabilità verrà gestita da un volontario dell’Associazione “Centro Famiglia”.
Il Fondo sarà destinato a progetti di intervento per sostenere le famiglie (non è dunque destinato ad erogare contributi per singoli interventi). I progetti potranno essere proposti dalle associazioni che partecipano al Coordinamento e dai Servizi sociali del Comune e saranno sottoposti alla valutazione di una Commissione (composta da un rappresentante del Comune e di 6 tra le associazioni aderenti) per l’ammissione al finanziamento.