Piceno sempre più crisi: chiude la Roland. Regione Marche in campo per una possibile ripresa produttiva
(wn24)-Acquaviva Picena(AP) – – “Anche se si tratta di una liquidazione aziendale che purtroppo ha comportato la perdita di 146 posti di lavoro, l’accordo è positivo perché tutela i lavoratori, prevedendo un cospicuo incentivo e apre la possibilità di una ripresa produttiva. Da questo punto di vista, sarà importante l’incontro del 27 marzo al Ministero dello Sviluppo Economico per poter reperire risorse al fine di incentivare la ricerca in vista di una possibile riapertura del sito.”
Commenta così l’assessore regionale Marco Luchetti, la chiusura della lunga trattativa per la vertenza Roland di Acquaviva Picena, conclusasi ieri nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro, a tarda sera, dopo circa 10 ore di intermediazione. Alla riunione hanno partecipato il liquidatore dell’Azienda Giuseppe Tranchini, con l’assistenza di Confindustria Ascoli Piceno, le organizzazioni sindacali FIOM CGIL, FIM CISL, UILM UIL e le RSU.
Come si ricorderà la Roland Europe s.p.a.– produttrice di strumenti musicali – è stata messa in liquidazione volontaria nel dicembre scorso dalla casa madre giapponese, decidendo la chiusura definitiva del sito produttivo ascolano, confermata al 31 marzo prossimo.
Le note positive dell’accordo raggiunto sono due: per attenuare le conseguenze sociali un incentivo all’esodo che mediamente si aggira sui 44 mila euro a lavoratore a seconda dei mesi di mobilità e il fatto che la Società ha dato disponibilità a valutare con attenzione eventuali proposte di un potenziale terzo investitore, attivo nel settore degli strumenti musicali, per rilevare l’attività aziendale in loco.
La trattativa è stata caratterizzata da vari tentativi di conciliazione: iniziata già il 3 gennaio 2014 con il primo dei diversi incontri con i Sindacati nei quali sono state spiegate da parte della società le ragioni della chiusura, alcune proposte da parte dell’Azienda per rendere meno traumatico l’impatto sul personale interessato dalla procedura di mobilità, ma ritenute insufficienti dalle organizzazioni sindacali, l’esame di diverse ipotesi per ricorrere ad ammortizzatori sociali proposte dai Sindacati che però si sono scontrate con la volontà di chiusura da parte della casa madre; la partecipazione al tavolo convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico a fine febbraio al fine di esplorare opzioni alternative alla cessazione dell’attività, fino all’ultima riunione di ieri presso la Regione che ha visto un forte impegno di tutte le parti al tavolo e della struttura regionale.
“Tengo a sottolineare – ha concluso l’assessore Luchetti – la grande capacità delle organizzazioni sindacali nel gestire questa vertenza e il forte senso di responsabilità che hanno dimostrato tutti i lavoratori a cui va la mia più sincera solidarietà. ”
Risale al 1988 l’acquisto da parte dei giapponesi dello stabilimento della Siel (Società industria elettronica), azienda fondata nel 1976 da un gruppo di ex dipendenti della Farfisa. Lo stabilimento di Acquaviva Picena era l’unica azienda al mondo a produrre la speciale versione di fisarmonica elettronica.