Un giovane muore scavalcando il cancello della sua abitazione. Cadendo avrebbe battuto la testa. Indaga la Polizia di Stato

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(wn24)-Chieti –  Aveva 29 anni ed è morto nella notte, nel quartiere “Filippone” di Chieti, scavalcando il cancello della sua abitazione per rientrare in casa dopo una serata trascorsa fuori. Il suo corpo è stato trovato solo stamani da un inquilino della palazzina, un poliziotto. Un primo esame del medico legale ha evidenziato che nella caduta il ragazzo, di 29 anni, ha battuto la testa.

 Marco Santone, è morto, forse sul colpo, dopo un volo di quasi cinque metri, battendo con violenza la testa sull’asfalto. Dalla ricostruzione degli investigatori sarebbe emerso che non aveva le chiavi del cancello esterno dello stabile in cui vive con i genitori. Probabilmente per evitare di svegliare i famigliari nel cuore della notte ha tentato di scavalcare dal lato che conduce al vano dei garage, al piano rialzato dell’edificio da cui si può accedere alle abitazioni. Ma avrebbe perso l’equilibrio, precipitando. L’incidente si sarebbe verificato intorno alle 3; il suo corpo è stato però scoperto solo alle 8 da un condomino. Quando sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 per il giovane, che aveva perso molto sangue, non c’era più nulla da fare. Sul posto, per rilievi e accertamenti, la Volante, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile, oltre al medico legale Cristian D’Ovidio per un primo esame. Marco, 29 anni, laureato all’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, componente di una band, aveva trascorso la serata in un locale di Chieti. Al termine un amico lo aveva accompagnato in auto davanti casa. Suo padre Antonio è il presidente provinciale di Chieti dell’Unione Italiana Ciechi.

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