Marche. Relazione Confindustria: nel 1° trimestre produzione industriale a – 0,4%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Ancona – Ecco un tipico esempio, di come , anche in una regione virtuosa come lle Marche, la ripresa , o “ripresina” sia difficle da concretizzarsi.”Il dato relativo al primo trimestre 2015- dice il numero uno di Confindustria Marche –  conferma la presenza di un quadro congiunturale che, pur traendo beneficio dalla positiva intonazione della domanda internazionale, dal basso prezzo del petrolio e dalla favorevole dinamica dei tassi di cambio e interesse, resta caratterizzato da condizioni di estrema selettività della domanda”. Afferma il presidente Bruno Bucciarelli, commentando i risultati dell’Indagine trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Banca Marche, nel trimestre gennaio-marzo.“Questo aspetto- aggiunge il Presidente degli industriali delle Marche-  si riflette in più strette condizioni competitive per le imprese, acuisce i processi di selezione – osserva Bucciarelli- e spinge le imprese a mantenere alta l’attenzione su quanto accade nei mercati internazionali. In particolare, le aree di maggior trazione appaiono ancora quelle geograficamente più distanti o, se prossime al nostro paese, sono quelle caratterizzate da elevati livelli dei profili qualitativi delle produzioni”. Venendo ai dati, la produzione industriale ha registrato una flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultato in linea con la dinamica rilevata in Italia (-0,3%). A livello settoriale, le variazioni negative hanno interessato solo alcuni settori (Minerali non metalliferi, Tessile-Abbigliamento, Calzature, Legno e Mobile), mentre gli altri hanno fatto registrare variazioni positive, anche se contenute. In lieve aumento l’attività commerciale complessiva: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una crescita dello 0,3% (2,1% nel quarto trimestre 2014) rispetto allo stesso trimestre del 2014, con andamento debole sia sul mercato interno, sia soprattutto su quello estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato una variazione pari allo 0,6%, con flessioni nei Minerali non Metalliferi e Calzature e aumenti negli altri settori. Le vendite sull’estero hanno mostrato una sostanziale stazionarietà (-0,1%), con risultati positivi per Meccanica, Legno e Mobile e Gomma e plastica. L’andamento debole dell’attività produttiva si associa a una dinamica dei prezzi abbastanza contenuta, con incrementi dello 0,5% sull’interno e dell’1% sull’estero. Nella media del trimestre, i livelli occupazionali hanno registrato una flessione dello 0,4%. Le ore di cassa integrazione sono passate da 14,6 milioni del 2014 a 7,5 milioni (-48,8%). In flessione gli interventi ordinari (-22,2%), passati da 2,8 milioni di ore del primo trimestre 2014 a 2,2 milioni di ore del primo trimestre 2015, quelli straordinari (-40,8%), passati da 5,6 a 3,3 milioni di ore, e, soprattutto, gli interventi in deroga (-67,8%), passati da 6,2 a 2 milioni di ore. Dall’analisi dei dati per ramo di attività emerge una diminuzione generalizzata delle ore complessive autorizzate: industria (-37,3%), edilizia (-41%), artigianato (-63,6%), commercio (-71,3%), settori vari (-83,8%). Nonostante i segnali favorevoli emersi in chiusura d’anno, le previsioni degli operatori riguardo alla tendenza delle vendite per i prossimi mesi sembrano comunque orientate al permanere di una situazione stazionaria sul mercato interno e in progressivo miglioramento sul mercato estero.
   

 

 

 

 

 

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