Lite per un parcheggio: estrae la pistola e la punta al volto di un uomo

Lite per un parcheggio: estrae la pistola e la punta al volto di un uomo

(wn24)-Civitanova Marche(MC) – Poteva sembrare una banale litigata per  contendersi un parcheggio. La discussione, però, è degenerata tanto che un giovane civitanovese tira fuori una pistola e la punta al volto di un uomo. 

Non poteva immaginare chi fosse. Non sapeva che quello che stava minacciando con l’arma, non è chiaro ancora se sia vera oppure giocattolo, era un agente del commissariato di polizia, tra l’altro collega di suo padre. L’episodio è avvenuto l’altra sera, intorno alle 21.15, davanti al parcheggio di un ristorante che si trova nella zona industriale di Santa Maria Apparente.

Un giovane civitanovese, ventenne, ha avuto un battibecco con un uomo, un agente al lavoro nel commissariato di polizia di Civitanova, che era arrivato in compagnia della sua famiglia, la moglie e un bambino piccolo, a bordo dell’auto nel parcheggio del ristorante. Tutto pensava tranne che un venerdì sera come tanti prendesse una piega così preoccupante e, in fin dei conti, anche parecchio spiacevole visto e considerato l’epilogo. 

Un banale diverbio tra automobilisti, per questioni relative alla sosta, come ne succedono tanti, è stata la miccia che ha fatto esplodere la litigata, cominciata appunto per motivi legati agli spazi tra un’auto parcheggiata e l’altra. Dalle parole si è passati, però, ai fatti. E, improvvisamente, ad un certo punto della discussione il giovane, che come si diceva è il figlio di un poliziotto, ha tirato fuori dall’abitacolo dell’automobile, una pistola. E l’ha puntata dritta in faccia all’uomo, minacciandolo. Probabilmente non immaginava nemmeno che quell’uomo con cui stava avendo un battibecco da un po’ era un collega poliziotto di suo padre. Dopo aver mostrato l’arma e averla puntata in faccia all’uomo, il giovane è entrato di corsa in macchina ed è scappato via, sperando di far perdere le sue tracce il prima possibile.

L’agente del commissariato è entrato a sua volta in auto, si è messo al volante e lo ha inseguito, riuscendo a prendere il numero di targa dell’auto a bordo della quale si stava dileguando il ragazzo. Nel frattempo, ovviamente, aveva già allertato i suoi colleghi della polizia, segnalando loro l’episodio che lo aveva visto, suo malgrado, protagonista una manciata di minuti prima.

Della vicenda sono stati informati anche i carabinieri. In un attimo gli agenti del commissariato di polizia sono riusciti a risalire all’identità del giovane, scoprendo anche con un po’ di sconcerto e di sorpresa che quel ragazzo era il figlio di un collega e proprio a lui era intestata la macchina segnalata. Il ventenne civitanovese, dopo poco, ha raggiunto il commissariato di polizia, accompagnato dal padre. Non è chiaro se la pistola che aveva in macchina fosse vera oppure fosse un’arma giocattolo, ma senza il tappo rosso.. Fatto sta che alla fine il giovane si è preso una denuncia.

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