Turismo. L’amara riflessione di un operatore turistico di Roseto: “L’Assessore regionale D’Ignazio in balia dei reduci delle DMC”

Turismo. L’amara riflessione di un operatore turistico di Roseto: “L’Assessore regionale D’Ignazio in balia dei reduci delle DMC”

(wn24)-Roseto. La promozione , il marketing  per i territori a vocazione turistica, , l’organizzazione degli eventi di respiro internazionale, i workshop ecc. Tutti elementi che hanno da sempre “avvelenato” il dibattito tra gli operatori turistici e non solo. L’amara riflessione di un operatore di Roseto e le sue critiche nei confronti dell’Assessore D’Ignazio, dimostrano ancora una volta che la “ferita” non si è rimarginata: esistono ancora zone di serie A e zone di serie B.Promozione di serie A e promozione di serie B. Basta, i territori hanno bisogno di promozione, la concorrenza è agguerrita e l’unità di intenti, sopratutto con i fondi pubblici, è oramai non più rinviabile. 

“Evento fantastico: Terre di Cerrano. Io quest’anno vado in vacanza a Terre di Cerrano anche se su internet non c’è!

L’assessore D’Ignazio, si è momentaneamente impantanato nella visione del mercato miope, opaco e ingenuo.

E’ stato evidentemente chiamato al capezzale della DMC Borghi di Acquaviva e da Federalberghi per cercare di salvarne l’identità di quel brand con uno sciroppo per la tosse, con una medicina che mai rimetterebbe in piedi l’immagine di Roseto, o quella di Atri, Silvi e delle 10 destinazioni turistiche Balneari che identificano l’Abruzzo. L’assessore non immagina che quello sciroppo dovrebbe placare le ire delle spiagge , del ricettivo e degli alberghi della costa abruzzese. Non sarà Terre di Cerrano il farmaco salvavita per i dieci anni di ignavia e guida incompetente della DMC. I piloti nominati dalla Regione da anni non si fanno sentire e non inviano segnali al mercato, ma ora hanno sedotto D’Ignazio portandolo a benedire una nuova più piccola DMC anche questa dal nome ignoto a tutti gli italiani. La DMC Borghi di Acquaviva deve morire e lasciare il posto ai Comuni balneari della costa. Aspetteremo la nuova Presidenza sperando che capisca.

Intanto vogliano i lettori chiedersi se sanno cosa sia il claim delle Terre di Cerrano”. Se non lo sappiamo noi, immaginate cosa che ne sanno a Bologna, Milano, Roma, Italia, Europa.

Per favore è elementare, è marketing scolastico: I turisti vogliono sapere il dove andare, voglio sapere se Roseto, Giulianova, Montesilvano sono vivi e dinamici.

La bella addormentata Borghi di Acquaviva deve morire come devono morire HAdriatica e almeno 5 DMC che nascondono i migliori prodotti di marketing e le destinazioni S uperiori dell’Abruzzo. L’Abruzzo deve cambiare, la Regione deve salvare gli operatori in difficoltà che hanno perso il 4% di turisti negli ultimi 5 anni mentre Molise, Marche e Emilia Romagna crescono del 10 percento .

Concludo: perdoniamo l’Assessore che si è fatto incastrare dalla DMC; lo dobbiamo avvertire che non basta un consulto di furbastri locali per aiutare il turismo della Costa. L’assessore D’Ignazio anche se è di Teramo, deve guardare avanti, verso il mare e dimenticare i cinquanta gestori della DMC che dal 2012 hanno tirato a campare con i soldi della Regione.

Turismo delle motivazioni, delle emozioni, il marketing territoriale,gli slogan “Vive per Te” per dare ossigeno alla nuova DMC.

Assessore si smarchi dai reduci della DMC, Roseto la ama e la aspetta !”.

Luigi Franchini, Operatore Turistico Balneare Abruzzese

CATEGORIE
TAGS
Condividi