Ad elezioni concluse, però, non mancheranno i contraccolpi, come a Chieti dove Di Primio deve assorbire due o tre sconfitte consecutive:la mancata candidatura alle regionali, la sconfitta pesante alla Provincia e la maggioranza spaccata in Comune.
Pescara, invece, è diventato un vero e proprio laboratorio per le prossime elezioni regionali che suon anche come un campanello d’allarme: la spaccatura nel centrosinistra, con uno scarto di oltre il 14% di preferenze al candidato Catani, dimostra come l’antidalfonsismo all’interno del Pd spalanchi un’autostrada al centrodestra, considerando che Catani era il candidato indicato da Donato Di Matteo (lista Abruzzo) mentre il Pd ha schierato il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito.