Cinghiale a spasso per la città vuotata dal Coronavirus. Il racconto

Cinghiale a spasso per la città vuotata dal Coronavirus. Il racconto

(wn24)-Fabriano(AN) – Era nelle previsioni che prima o poi, le strade lasciate vuote dagli esseri umani, potevano essere “occupate” da altri esseri . Così domenica sera a “circolare” solo soletto lungo viale Serafini, la strada che collega il quartiere Borgo alla Stazione ferroviaria, c’era solo lui, il cinghiale.  «Ero con la mia macchina – racconta- quando mi sono imbattuto, a metà viale, con questo grosso ungulato. Prima correva in mezzo alla carreggiata, poi sul marciapiede. Dopo qualche centinaio di metri se ne è andato in via Del Molino, in prossimità del fiume Giano dove questi grossi selvatici hanno la tana».
L’episodio conferma la presenza eccessiva di cinghiali in città alla ricerca di cibo, forse anche per un errato conferimento dei rifiuti presso le isole ecologiche. Da tempo i residenti chiedono interventi per arginare i giri indisturbati di cinghiali per Fabriano. In via Del Molino, in via Aldo Moro, via Dante e in prossimità del cimitero delle Cortine, solo per fare qualche esempio, vengono visti spesso. Anche nelle frazioni gli animali attraversano la strada senza problemi e, soprattutto nelle ore notturne, diventa anche pericoloso per gli automobilisti. Sulla Berbentina, tra Fabriano e Sassoferrato, ad esempio, sono stati notati, alcuni giorni fa, da coloro che si muovono in macchina, nonostante l’emergenza sanitaria, per motivi di lavoro.
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