Chieti.A 92 anni data morta per Covid per tregiorni,ma è viva e sta bene. La Asl:”Ci scusiamo con i familiari”

Chieti.A 92 anni data morta per Covid per tregiorni,ma è viva e sta bene. La Asl:”Ci scusiamo con i familiari”

(wn24)-Chieti – La Asl, per tre giorni ha insistito nel diramare il nome di una donna di 92 anni, tra i morti per Covid 19. Incredibile, ma  vero, la donna è ancora in Ospedale, ma è viva , ora sta bene e presto spera di tornare a casa in Provincia di Teramo. Chiarito il “giallo” dunque, della 92enne trovata positiva nella clinica privata San Raffaele di Sulmona (AQ), interessata da un focolaio con decine di contagiati tra pazienti, ospiti ed operatori, e data per morta dopo il trasferimento all’ospedale di Chieti, dove è ancora ricoverata ma in buone condizioni.
Alla base dell’incredibile, secondo il Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria provinciale dell’Aquila, «una errata comunicazione alla Asl da parte dei vertici della casa di cura» convenzionata con il sistema sanitario regionale e specializzata nella riabilitazione.

Una volta scoperta “la bella notizia”, la Asl ha aggiornato i dati: l’anziana era stata trasferita l’8 marzo a Sulmona da Bergamo, dove chiariscono ancora fonti sanitarie, il 3 marzo aveva fatto un tampone risultato negativo. «Ci siamo resi conto che siamo stati male informati. In questo periodo di grande emergenza, le comunicazioni non sono sempre scritte, a volte arrivano verbalmente. In questo caso la notizia l’abbiamo ricevuta direttamente dal direttore sanitario della clinica privata – spiegano dal Dipartimento di prevenzione – L’anziana, una volta scoppiato il focolaio e contagiata, è stata tra le prime ad essere portate a Chieti, qualche giorno dopo, siamo stati informati del decesso. Poi, anche attraverso la comunicazione dell’avvocato della famiglia, abbiamo scoperto l’errore. Ci dispiace per il disguido, siamo felici per l’anziana, per una volta c’è un lieto fine in questa autentica battaglia giornaliera contro il coronavirus».

L’avvocato Luca Di Edoardo ha sottolineato anche che la sua assistita «non potrà essere in alcun modo considerata “paziente zero” del focolaio alla San Raffaele, «in quanto gli spostamenti dalla struttura bergamasca sono stati effettuati nel pieno rispetto dei protocolli, oltre al fatto che il tampone era risultato negativo».

Anche il sindaco del comune teramano di origine ha confermato di non aver ricevuto comunicazioni di decessi di suoi concittadini. Di “paziente zero” aveva parlato un’infermiera contagiata nella casa di cura, nell’esposto presentato in Procura contro i vertici della San Raffaele.

**********in collaborazione con Alessio Costantini

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