Abruzzo Regione.Il consigliere regionale, Marco Cipolletti (M5S):” Regione e Asl regolarizzino le Liste d’attesa”
Tra quelli con maggiore urgenza ci sono i pazienti oncologici che devono riprendere il percorso usuale di controlli, non mancherebbero anche i casi di interruzione di terapie salva-vita.
La ventilata ipotesi di una ripresa a pieno regime solo da settembre, porterà ad una richiesta straordinaria di prestazioni che non potrà essere soddisfatta, non sarà possibile gestire l’incremento del carico di lavoro con sale d’attesa che possono ospitare solo un ridotto numero di pazienti e con un sistema di prenotazioni che deve evitare eccessivi afflussi facendo per di più tamponi preventivi; i problemi strutturali di alcuni ospedali impediscono di scaglionare al meglio i pazienti e questo provocherà ulteriori disagi e allungamenti dei tempi di attesa.
Le ASL devono assolutamente mettere in campo piani puntuali per soddisfare le richieste ed effettuare le mancate prestazioni, ed è grave che ad oggi ancora non ce ne siano considerando il persistere della carenza di mezzi e personale necessari ad un recupero in tempi brevi.
Sono molte le lamentele degli utenti per le migliaia di visite saltate e da recuperare particolarmente in cardiologia, ortopedia, oculistica e pediatria e con la riapertura graduale delle prenotazioni si sono accumulate ulteriori prestazioni ancora da erogare, i piani di recupero vanno a rilento perchè non si ha idea di come smaltire l’arretrato, ma risulta evidente che finchè non ci saranno altre assunzioni non si potranno aumentare i turni.
Per incrementare i servizi e il numero di ore ambulatoriali occorre più personale e più strumentazione, comprensibilmente un processo tutt’altro che rapido e facile ma che questa maggioranza continua evidentemente a sottovalutare.
Le ASL e la Regione devono provvedere al più presto- conclude Marco Cipolletti. consigliere regionale del M5S – programmando il recupero delle prestazioni arretrate, e destinando, senza indugi, tutte le risorse possibili in quella che potrebbe altrimenti diventare una prossima emergenza sanitaria. Più si dilatano i tempi e più sarà difficile recuperare, con pesanti conseguenze per la cittadinanza e questo non è più tollerabile”.