Omicidio-suicidio: sgozza la moglie e poi si suicida buttandosi dalle mura storiche da un’altezza di 15 metri479

Omicidio-suicidio: sgozza la moglie e poi si suicida buttandosi dalle mura storiche da un’altezza di 15 metri479

(wn24)-Pesaro – Un omicidio-suicidio premeditato, quello che si è consumato a Novilara, una piccola frazione alle porte di Pesaro. 
Il protagonista di questa ennesima vicenda di maltrattamenti in famiglia, finiti male  anzi malissimo, è un marocchino di 44 anni, Chouaye Mourad, il quale ha atteso che le figlie (di 13 e 7 anni) si presentassero a scuola per andare a casa della moglie (dove non poteva rientrare per via di un divieto di avvicinamento, dopo varie denunce per maltrattamenti in famiglia), Simona Porceddu, una donna di origini sarde, ma divenuta cittadina marocchina per matrimonio. Marito e moglie ad un certo punto hanno litigato e le urla e gli strilli sono stati avvertiti da alcuni passanti, ma lui l’ha colpita alla gola con due coltelli da cucina, per altro trovati sul posto.
Subito dopo il fattoi si è allontanato ed è andato verso le mura storiche del paese, da dove si è gettato da un’altezza di 15 metri. Soccorso dal 118 è morto poco dopo in ospedale. Solo quando i carabinieri sono andati a casa per avvisare la famiglia, hanno scoperto il cadavere della donna, a terra in un lago di sangue tra cucina e tinello. Lui, una persona “che si presentava bene” e con un lavoro stabile, dicono in paese, ma che aveva vari precedenti per droga. 
Era uscito dal carcere una quindicina di giorni fa, dopo avere scontato una condanna per reati di questo tipo. Ma in carcere c’era finito anche perché a febbraio era arrivata l’ennesima denuncia da parte di lei: lui l’aveva picchiata, mentre si trovava in casa ai domiciliari. Una volta fuori dal carcere, Mourad era andato ad abitare con i due figli gemelli, di 23 anni, avuti da un precedente matrimonio, che vivono anche loro a Novilara.

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