Covid Abruzzo. Secondo un articolo del Washington Post: scoperto focolaio della variante inglese a Guardiagrele.
(wn24)-Redazione – Secondo un articolo pubblicato sul Washington Post a Guardiagrele, un paese di 9 mila abitanti in provincia di Chieti, è stato scoperto un focolaio della variante inglese, con 29 casi dati accertati e confrontati negli Stati Uniti dove finora, ne sono stati accertati 76.
Nonostante la rilevanza, la notizia è stata riportata solo in serata dalla stampa locale e da quella nazionale, Il Washington Post riporta anche che nella provincia di Chieti sarebbero stati trovati in totale 51 casi di variante inglese, quasi il doppio di quelle accertate finora su tutto il territorio nazionale: tuttavia, è impossibile trovare conferma di questo dato presso fonti pubbliche o stampa italiane.
Alessio Lorusso, il virologo che lavora all’istituto Zooprofilattico di Teramo e che ha fatto la scoperta, aveva trovato i primi quattro casi relativi a Guardiagrele tra il 26 e il 30 dicembre, all’interno della stessa famiglia, e avrebbe comunicato tempestivamente la scoperta alle autorità regionali. Ciononostante, finora non è stata presa nessuna misura di lockdown specifica per Guardiagrele e le aree circostanti. Secondo quanto riporta il Washington Post, le autorità regionali avrebbero detto che per confermare la notizia sarebbe stato bisogno di una nuova certificazione da parte delle autorità nazionali.
Risultato: fino a ieri l’Abruzzo è stato in zona gialla, e molti giorni potenzialmente preziosi per evitare la diffusione della variante sono stati persi. Il sindaco di Guardiagrele, Donatello Di Prinzio, ha dichiarato alla testata statunitense che “la regione non mi ha mai detto ‘caro sindaco, c’è un cluster della variante più infettiva nella tua città, quindi è meglio se fermi tutto.’ In quel caso, avrei preso tutte le misure richieste.” Oggi l’Abruzzo è entrato in zona arancione.