Da domani Abruzzo e Marche in zona gialla: cosa si può fare e cosa è vietato

Da domani Abruzzo e Marche in zona gialla: cosa si può fare e cosa è vietato

(wn24)-Redazione – Da domani, lunedì 1 febbraio, Abruzzo e Marche torneranno in “zona gialla”. Le regole cambieranno e gli abitanti delle due regioni, ma non solo, potranno godere di qualche libertà in più, nella consapevolezza dell’importanza di rispettare le norme e le restrizioni per contenere la pandemia di Coronavirus.

 I principali cambiamenti rispetto alla zona arancione riguardano gli spostamenti, ristoranti e bar e anche i musei. Ecco i dettagli attraverso le domande tra le più richieste.

Si può uscire dal proprio Comune di residenza?
Sì, nella zona gialla si potrà circolare liberamente all’interno dei confini regionali, rispettando però gli orari del coprifuoco: tra le 22 e le 5 del mattino ci si può muovere solo per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità, da accertare mediante autocertificazione se fermati dalle forze dell’ordine.
Si può uscire dalla Regione?
In generale no, in quanto è ancora in vigore fino al 15 febbraio il divieto di spostarsi tra regioni, anche se in area gialla. È però consentito raggiungere, solo per il nucleo famigliare convivente, le seconde case, anche se ubicate fuori regione. È sempre consentito inoltre il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Per spostarsi fuori dalla Regione di residenza, negli altri casi, servono comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.
Posso andare a trovare amici o parenti?
Sì, rispettando alcune condizioni. Si può fare visita una sola volta al giorno ad amici e parenti, entro i confini regionali, per massimo due persone a eccezione di figli minori di 14 anni o disabili a carico. Gli spostamenti dovranno avvenire sempre all’interno della fascia oraria compresa tra le 5 e le 22.
I bar e i ristoranti possono aprire a pranzo?

Sì, in zona gialla bar e ristoranti potranno aprire al pubblico dalle 5 alle 18. Significa che si potrà pranzare nei ristoranti e nei bar di tutta la regione: consentite le gite fuori porta, sempre nel rispetto delle normative anti-contagio.
In quante persone massimo ci si può sedere a tavola?
Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone in contemporanea, a meno che non si tratti di conviventi. I ristoranti, i bar e tutti i locali devono rispettare i protocolli contenuti all’interno dell’ultimo Dpcm del governo.La sera si può mangiare al ristorante?
No, bar e ristoranti dovranno chiudere alle 18, ma successivamente potranno continuare a operare con modalità d’asporto (vietato a partire dalle 18 per gli alcolici, consentito fino alle 22 per il cibo) o domicilio, senza restrizioni orarie.Le attività culturali in zona gialla
I musei possono riaprire?

Sì, in zona gialla secondo il Dpcm i musei potranno aprire nei giorni infrasettimanali e con ingressi contingentati, nel rispetto delle altre normative anti contagio. I musei saranno invece chiusi durante il weekend. Ogni città e ogni museo potrebbe adottare decisioni diverse.
Riapriranno anche cinema e teatri?
No, cinema, teatri e sale concerto restano chiuse anche in zona gialla.Scuola, negozi e attività sportive: cosa cambia in zona gialla
Si potrà tornare in palestra?
No, palestre e piscine restano chiuse. Si potrà però riprendere ad allenarsi nei centri sportivi all’aperto, e resta naturalmente consentito praticare attività sportiva individuale e attività motoria anche fuori dai confini del proprio comune.
Si potrà giocare a calcetto e ad altri sport di contatto?
No, lo svolgimento del calcetto e degli altri sport di contatto resta sospeso.
Quali negozi sono aperti in zona gialla?
Tutti: le attività commerciali sono consentite, a prescindere dalla categoria merceologica, così come avveniva in zona arancione. Restano chiusi durante i giorni festivi e prefestivi i centri e i parchi commerciali e i mercati coperti, a eccezione dei negozi di alimentari, farmacie e parafarmacie, tabacchi ed edicole eventualmente presenti al loro interno.
Cosa cambia per le scuole e le università?
La zona gialla consente il ritorno alla didattica in presenza fino al 75 per cento per le scuole superiori, e al 100 per cento per quanto riguarda le scuole medie. 

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