Il capo viveva a L’Aquila: tra droga e prostituzione ecco tutti gli affari della “mafia nigeriana”. Trenta gli arrestati

Il capo viveva a L’Aquila: tra droga e prostituzione ecco tutti gli affari della “mafia nigeriana”. Trenta gli arrestati

(wn24)-L’Aquila – Operazione denominata “Hello Bross”, portata avanti dalla Polizia di Stato de L’Aquila, con l’ausilio del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, delle Squadre Mobili di Roma, Rieti, Bari, Caserta, Napoli, Reggio Emilia, Parma, Modena, Catania, Genova, Messina, Potenza e Terni, ha portato all’esecuzione di trenta misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani dimoranti in Italia.

 Tutti gli arrestati sono ritenuti membri dell’organizzazione mafiosa nigeriana denominata “Black Axe”, finalizzata al compimento di numerosi reati tra cui traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, truffe romantiche, truffe informatiche e riciclaggio, anche attraverso la compravendita di bitcoin, per un totale di quasi 100 capi di imputazione. Sono state eseguite, inoltre, venticinque perquisizioni domiciliari e personali nei riguardi di altrettanti cittadini nigeriani parimenti indagati per associazione di stampo mafioso.

I provvedimenti restrittivi, emessi dal G.I.P. del Tribunale di L’Aquila dr.ssa Guendalina BUCCELLA su richiesta del Procuratore della Repubblica di L’Aquila dr. Michele RENZO e del Sostituto Procuratore dr. Stefano GALLO, sono frutto di una articolata e complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile de L’Aquila, dalla Sezione di Polizia Giudiziaria e dal Servizio Centrale Operativo, collaborati dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dal Servizio Polizia Scientifica. Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza e l’operatività, in Italia, di una associazione a delinquere di stampo mafioso costituente un’articolazione dell’organizzazione criminale denominata BLACK AXE, che ha i suoi vertici in Nigeria: il Zonal Head Italia, ovvero il capo in Italia della consorteria criminale è stato identificato in un nigeriano di 35 anni che dirigeva, dalla città di L’Aquila, tutte le attività criminali del sodalizio.

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