Nel giorno della manifestazione dei sindacati confederali a Roma, la nipote di Mussolini “ospite” del Comune di Pescara

Nel giorno della manifestazione dei sindacati confederali a Roma, la nipote di Mussolini “ospite” del Comune di Pescara

(wn24)-Pescara – Clima più che caldo in occasione della manifestazione a Roma dei sindacati confederali dopo l’aggressione dei militanti di Forza Nuova e fascisti vari, alla sede della CGIL.

A Pescara in particolar modo, si respira aria molto pesante , perché nello stesso giorno  la sala consiliare del Comune ospiterà la nipote di Benito Mussolini per presentare il suo libro su Rachele Mussolini, con l’intervento di relatori che sul sito Ognoradesto.it arrivano a definire.. “la marcia su Roma una delle più gloriose pagine della storia dell’umanità”.

Lo si legge in una nota del Partito Democratico di Pescara, in vista dell’evento con Edda Negri Mussolini. “Siamo di fronte ad una vera e propria provocazione – denunciano il segretario provinciale del Partito democratico Nicola Maiale, il segretario cittadino Antonio Caroselli ed il capogruppo in Consiglio Comunale Piero Giampietro – ed è inquietante che a presentare un libro molto discusso siano esponenti di un’associazione che sul web propongono ricostruzioni storiche del tutto fantasiose e arrivano anche a ironizzare sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Chiediamo immediatamente che la giunta Masci prenda le distanze da questa provocazione e che il presidente del Consiglio comunale revochi la disponibilità della sala consiliare, che è la sala di tutti i pescaresi, e annulli i suoi saluti istituzionali previsti nel programma. Quello che è avvenuto sabato scorso a Roma dimostra che bisogna alzare la guardia, non aprire le porte del Palazzo di città ai nostalgici del fascismo”.Anche per questo i gruppi consiliari del Partito democratico, della Lista Sclocco Sindaco e di Pescara Città Aperta hanno presentato un ordine del giorno che sarà discusso nella seduta di oggi del Consiglio Comunale per ribadire il netto no dei pescaresi ad ogni fascismo.E la sezione pescarese dell’Anpi punta il dito anche contro i presentatori dell’evento: “Fabrizio Piscione e Domenico di Carmine: il primo, che il 29 luglio fa gli auguri al duce, anzi, al Duce, con un eloquente fotomontaggio che ritrae mussolini che ‘saluta romanamente’ dalla torre del Comune(in foto, Ndr.); il secondo, che il 28 ottobre dello scorso anno saluta la marcia su Roma come ‘una delle più gloriose pagine della storia dell’umanità’, sono rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione ‘Non vogliamo encomi – W Solidarietà Sociale Italiana associazione dannunziana di promozione sociale’. Non è difficile capire di cosa si tratti –  prosegue l’associazione partigiani -ed allora chiediamo: come è possibile che la casa delle cittadine e dei cittadini possa ospitare una cosa simile? Con tanto di saluti istituzionali da parte del Presidente del Consiglio comunale? Cosa hanno di istituzionale i partecipanti a questa kermesse?”.

“Crediamo che Pescara non meriti questo affronto e, nel giorno in cui si ricorda la retata nel ghetto di Roma e si manifesta contro i fascismi affinché quel che è accaduto il 9 ottobre non debba mai più accadere, auspichiamo che l’Amministrazione prenda le distanze da questa iniziativa, palesemente volta a riabilitare il fascismo, negando la sala consiliare o, almeno, annullando i previsti saluti istituzionali”, conclude la note dell’Anpi.

La polemica dilaga: “È molto grave che venga autorizzata un’iniziativa di aperta apologia del fascismo e della dittatura di Mussolini nell’aula consiliare del Comune. Ancor più grave che il Presidente del Consiglio Marcello Antonelli abbia concesso l’aula e accettato di portare il suo saluto”, afferma il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Corrado Di Sante, che prosegue, “Antonelli nella sua lunga carriera politica ha cambiato un numero infinito di partiti approdando di recente alla Lega. Per il suo peregrinare di partito in partito dovrebbe apprezzare il pluralismo che fu abolito dopo la marcia su Roma che dai curatori dell’iniziativa viene celebrata come un evento positivo. La realtà è che la destra non riesce proprio a prendere le distanze dai nostalgici della dittatura. Chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di revocare autorizzazione”.

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