Ucraina: anche in Abruzzo arrivano i primi profughi. Consiglio regionale offre spazio per raccolta beni

Ucraina: anche in Abruzzo arrivano i primi profughi. Consiglio regionale offre spazio per raccolta beni

(wn24)-Pescara – In Abruzzo inizia a funzionare la “macchina” della solidarietà verso il popolo ucraino. L’Associazione Culturale Cristiana Italo Ucraina-Roma, ha infatti organizzato anche a Pescara la raccolta di medicinali da spedire in Ucraina per l’emergenza venutasi a creare negli ultimi giorni.

 La Consigliere regionale Sara Marcozzi: “Il Consiglio regionale offrirà uno spazio dove organizzare una raccolta di beni di prima necessità per il popolo Ucraino”. 

“Le immagini che arrivano dall’Ucraina, le notizie che leggiamo dagli organi di informazione e la conta dei morti che gli attacchi stanno causando non possono lasciarci indifferenti. Voglio esprimere la massima solidarietà nei confronti del popolo ucraino e di tutti i cittadini ucraini che si trovano in Abruzzo e aspettano, col fiato sospeso, notizie dai propri cari. Anche noi possiamo mobilitarci per dare un aiuto alle persone coinvolte in prima persona da questa guerra. Ho proposto al Presidente del Consiglio regionale di mettere disposizione della cittadinanza un locale nel quale raccogliere beni di prima necessità da inviare in Ucraina. La richiesta ha già trovato l’immediata disponibilità del Presidente Sospiri, che ringrazio. Troveremo a stretto giro uno spazio idoneo per iniziare la raccolta il prima possibile. Si tratta di un piccolo gesto di solidarietà nei confronti di un popolo che, in queste drammatiche giornate, non può e non deve rimanere solo. E tutti noi possiamo dare una mano”. Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi.

In bus, con i pullmini e le auto private, alcuni in aereo dai paesi confinanti: stanno arrivando in Italia i primi profughi in fuga dall’Ucraina assediata e nelle Regioni è già scattata la macchina dell’accoglienza, in attesa delle linee guida nazionali e delle decisioni che scaturiranno dal vertice dei ministri riuniti a Bruxelles. Sono già varie decine se non centinaia, soprattutto donne,
anziani, bambini, coloro che sono già arrivati in Italia e che provano a ricongiungersi con familiari. E’ difficile avere numeri certi delle persone che sono riuscite a salire in macchine o pullman e passare le frontiere. Qualcuno sta cercando di prendere un aereo dai Paesi vicini, come la Slovacchia, mentre altri connazionali hanno allacciato contatti con i parenti per raggiungere la penisola, ma sono ancora bloccati. In ogni caso, già domani diverse prefetture, come Bologna e Firenze, hanno convocato riunioni per organizzare concretamente la gestione. E l’Italia, ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, è pronta a fare la sua parte: “per me la solidarietà è stato sempre un punto fermo della nostra agenda europea e a maggior ragione ora daremo la massima solidarietà a un popolo che sta soffrendo. L’Italia sarà tra i Paesi” ad applicare questo principio “anche con redistribuzione sui nostri territori”, ha detto il titolare del Viminale a margine del
Consiglio Affari Interni a Bruxelles. Non ci sono ancora flussi organizzati, ma la catena dell’accoglienza è in moto, attraverso canali informali, spontanei.

Ucraina: famiglia ucraina arrivata a Pescara nella notte

Una delle primissime famiglie ucraine arrivate in Abruzzo da questa notte è a Pescara dov’è questa mattina è stata ospitata dal gruppo dell’Udc di Palazzo di Città guidato da Massimiliano Pignoli. A Pescara dopo un viaggio lunghissimo in auto, sono arrivati Bozhena 32 anni, con i suoi due figli gemelli di 4 anni e la sorella 13enne. “Ad accoglierli alla dogana della Romania – spiega il papà Valerio che lavora in Italia – sono andato io dopo che mia moglie con la sorella e i bambini era partita in macchina da Černivci che è una città dell’Ucraina, capoluogo dell’oblast’ omonima, nella
Bucovina del Nord, nella regione occidentale del Paese. Alla frontiera romena di Siret – spiega l’uomo grazie alla traduzione della suocera che vive in Italia da molti anni – ho riabbracciato mia moglie e i miei figli. Alla frontiera romena c’era una fila incredibile di persone e auto in uscita dal Paese. Abbiamo dovuto attendere quasi 24 ore per passare. Ora siamo in Italia e siamo felici perché la situazione in Ucraina è sempre più difficile”. Il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli si sta occupando di dare una sistemazione a questa famiglia: “Questa è Pescara. Una città solidale e accogliente che lavora per l’integrazione. Ora dobbiamo pensare a dare un alloggio a questa donna con la sorella minorenne e due figli di 4 anni. Ho già contattato il
sindaco Masci e il presidente del Consiglio Comunale e ovviamente l’assessore all’Ascolto del Disagio Sociale che farà da tramite con le Politiche Sociali che si occuperanno di trovare loro una sistemazione”.

IL COMUNE DI VASTO VICINO ALLA POPOLAZIONE UCRAINA

Approvazione unanime in Consiglio Comunale per una risoluzione urgente. “Una bella pagina di condivisione quella che l’Assise Civica ha vissuto quest’oggi, nell’approvare una risoluzione urgente che non si limita a condannare l’attacco bellico messo in atto dalla Russia, ma soprattutto a dimostrare concreta solidarietà al popolo ucraino non solo per simboli ma fattivamente attraverso la piena disponibilità ad aderire al sistema di accoglienza dei profughi che l’Unione Europea sta redigendo”. Queste le dichiarazioni del sindaco di Vasto Francesco Menna, a margine degli odierni lavori del Consiglio Comunale. “Vasto è una comunità dal cuore grande – prosegue il sindaco – e la sincera partecipazione alle tristi vicende che stanno vivendo in questi giorni i nostri fratelli ucraini lo dimostra: il Comune concorrerà a promuovere le tante iniziative spontanee di solidarietà che si stanno mettendo in atto al pari di come sostiene la comunità ucraina residente in città.” “Sono particolarmente felice – ha concluso il primo cittadino – di aver visto approvato il mio emendamento che proponeva l’adesione del nostro Comune – punto di riferimento per la qualità delle forme di integrazione realizzate con il sistema S.P.R.A.R. – all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. È un atto di civiltà di cui andare fieri.” All’esito della risoluzione approvata verrà issata su Palazzo di Città la bandiera dell’Ucraina, i cui colori illumineranno uno dei principali monumenti cittadini.

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