Marche. Rissa su un treno regionale: capotreno strattonata e colpita. In sicurezza grazie al macchinista

Marche. Rissa su un treno regionale: capotreno strattonata e colpita. In sicurezza grazie al macchinista

(wn24)-Ancona – Ancora un’aggressione ai danni del personale della RFI. Lo denunciano le segreterie regionali Marche di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in relazione ad un episodio di violenza accaduto ieri pomeriggio sul Regionale veloce Piacenza-Ancona 3921 sulla tratta Marotta-Senigallia: “è scoppiata una rissa tra viaggiatori che ha coinvolto anche la capotreno in servizio.
La collega è stata strattonata e colpita fino a che è riuscita a raggiungere la cabina di guida e a mettersi in salvo grazie all’aiuto del macchinista”.    “Un viaggiatore presente in treno ha prontamente allertato le forze dell’ordine che sono intervenute nella stazione di Senigallia” e hanno individuato e denunciato gli aggressori. Le segreterie regionali dei sindacati esprimono “vicinanza e profonda solidarietà alla collega e le auguriamo di rimettersi presto e di poter superare quanto prima questa spiacevole esperienza”.    “Da tempo come Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti stiamo denunciando una vera e propria emergenza sicurezza a bordo treno. – lamentano i sindacati – Abbiamo segnalato treni a rischio, come quelli del weekend che portano i giovani sulla riviera romagnola, e richiesto la presenza a bordo delle forze dell’ordine; sono stati chiesti controlli a campione su varie tratte regionali, ma le misure fin qui attuate appaiono ancora insufficienti.    Sull’aggressione interviene anche Slm Fast Confsal che ricorda anche altre recenti aggressioni: a Poggio Rusco (Mantona) ai danni di un macchinista che cercava di difendere la capotreno, il caso del ferroviere “colpito al volto con un taglierino”. “Non chiediamo solo tutela e sicurezza per i capitreno, ma anche per tutti quei ferrovieri che nello svolgimento del servizio devono utilizzare il treno per spostarsi da una località ad un’altra, – affermano – i cosiddetti viaggi in vettura o fuori servizio. Proponiamo e chiediamo uno sforzo da parte aziendale affinché vengano adottate delle misure ad integrazione dei protocolli a tutela del personale, quali ad esempio: aumentare le scorte ai treni da parte degli agenti Polfer, prevedere la presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni e negli orari con maggior affluenza di viaggiatori”.

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