Abruzzo Regione. Prezzo del gas, Cipolletti:” Approvare risoluzione per interventi straordinari a favore delle imprese”

Abruzzo Regione. Prezzo del gas, Cipolletti:” Approvare risoluzione per interventi straordinari a favore delle imprese”

(wn24)-Teramo – Oggi che drammaticamente incalza – e spaventa – il tema dell’emergenza energetica e della crescita vorticosa del prezzo del gas con il conseguente caro bollette, lo tsunami che si sta abbattendo sul costo del cibo e lo spettro di un inverno gelido per le famiglie, trovo triste ma opportuno recuperare la risoluzione regionale sugli ”Interventi straordinari a sostegno delle imprese che versano in difficoltà a causa dell’aumento del costo del gas naturale e dell’energia elettrica”. Risoluzione che – in tempi non sospetti – avevo presentato in III Commissione del Consiglio regionale, quando si era ancora a fine dicembre dello scorso anno. L’atto di indirizzo politico era stato poi approvato nel mese di febbraio all’unanimità dei presenti. E’ evidente come, a distanza di molti mesi, la fotografia allora scattata della situazione nel nostro Paese e nel nostro Abruzzo, sia oggi ulteriormente peggiorata ed esasperata. Motivo per il quale credo possa essere utile tornare a prestare ora attenzione, e seguito, ad alcuni spunti dettati dalla risoluzione che avevano comunque registrato l’interessamento del governatore Marco Marsilio. E questo pur nella convinzione che certo si potrà, e si dovrà, fare di più.

Tra gli aspetti più interessanti da recuperare della risoluzione, anche per la loro inattaccabile attualità, spicca l’attivazione di un tavolo tecnico che coinvolga la politica, il mondo delle imprese e tutti i possibili portatori di interesse. E’ infatti evidente la necessità di fare squadra insieme, ora come non mai, davanti alla crisi durissima ed epocale che sta mettendo in ginocchio le piccole e medie imprese le quali, non va dimenticato, rappresentano la spina dorsale dell’economia del nostro Paese. Quello davanti a cui ci troviamo è un rialzo dei prezzi di gas e di energia elettrica davvero senza precedenti in Europa, sia per rapidità che per intensità e dovuto molto probabilmente a fenomeni speculativi esogeni alla nostra regione, con pesanti ricadute sulle bollette energetiche di imprese e famiglie che già faticano a far fronte alla loro quotidianità. Una condizione, questa, che si avverte con chiarezza come possa diventare esplosiva. Se non bastasse, ad aggravare la cifra della situazione – ad esempio nel settore turistico e alberghiero – si aggiunge ora per le imprese all’interno del cratere la necessità di dover pagare anche gli arretrati bloccati per le utenze di luce, acqua e gas.

Un quadro, questo, che tratteggia la già iniziata morìa in Abruzzo di un migliaio di imprese, ristoranti e Hotel portando con sé un corollario di licenziamenti da far tremare i polsi. Drammatici i dati delle organizzazioni settoriali nel dare voce ad un comparto, quello agroalimentare, che assorbe quantitativi importanti di energia e calore richiesti dai processi di produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti. Rincari che in agricoltura vanno dal +170% dei concimi al +90 dei mangimi, dal +129 % del gasolio al +300% delle bollette per pompare l’acqua utile all’irrigazione dei raccolti. Le conseguenze per le aziende – così come per le famiglie spinte sull’orlo di nuove allarmanti povertà – in queste ultime settimane hanno già dimostrato di non essere più sostenibili: da qui l’importanza della politica regionale di riprendere in mano l’impegno assunto in quell’atto di indirizzo approvato.

Ora più di allora. A cominciare proprio dall’utilizzo delle risorse finanziarie e tecniche, sempre nei limiti delle disponibilità e delle competenze della Regione, per supportare le imprese e promuovere concretamente quel tavolo tecnico per definire – di concerto insieme a tutte le associazioni di categoria del territorio e a tutti i portatori di interesse – le modalità di gestione, lo spessore dei sostegni e la dotazione finanziaria degli interventi necessari a garantire efficacia e adeguatezza delle misure da attivare. Su tutto una consapevolezza: quella di dover affrontare insieme e a viso aperto la gravità della situazione, e farlo in tempi celeri. Prima che sia irrimediabilmente tardi.

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