Marche Giornalisti. Presidente Elisei:” No alla tentazione di togliere l’approccio critico alla notizia”

Marche Giornalisti. Presidente Elisei:” No alla tentazione di togliere l’approccio critico alla notizia”

(wn24)-Ancona – Confronto aperto, senza eccessi o chiusure preconcette. La politica da una parte: respingere la “tentazione di eliminare la mediazione del giornalista ed impedire l’approfondimento delle notizie”; i giornalisti dall’altra: “raccontare e se necessario anticipare le notizie sempre con obiettività anche con un approccio critico”.

Sono alcuni dei temi di cui ha parlato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, Franco Elisei, durante la conferenza stampa promossa a Palazzo Raffaello, in collaborazione con la Regione Marche, insieme al presidente Francesco Acquaroli.
 Nell’occasione Elisei ha ricordato la politica di “sinergia con le varie istituzioni e università nel rispetto dei ruoli” portata avanti dall’Odg Marche per migliorare il confronto e la comunicazione: dal patto con l’azienda ospedaliera delle Marche ad Ancona alla promozione delle pari opportunità”. L’Odg Marche “è sempre rispettoso delle regole e fianco dei giornalisti affinché la categoria abbia la credibilità che merita”. Anche l’appuntamento promosso dall’Ordine in Regione intendeva dare “un’occasione a tutti di migliorare l’informazione, fare in modo che tutte le testate giornalistiche delle Marche potessero far domande e avere un momento di incontro e di confronto su tematiche ritenute più interessanti”.
    Tra gli altri argomenti toccati da Elisei, che ricordato i 22 giornalisti attualmente sotto scorta e i 30 uccisi dall’istituzione dell’ordine, l’ormai ineludibile necessità di riforma della legge sulla stampa, l’annosa questione delle querele temerarie ‘bavaglio’ da arginare e risolvere; ma anche l’equo compenso “tra frenate e retromarce: “è un’utopia – ha attaccato – pretendere qualità con pochi spiccioli e precariato”. “Molte testate sono in difficolta”, ha ricordato Elisei che però ha auspicato uno “stop di fondi a editori che tagliano solo e sì al sostegno economico a chi in veste in tecnologie e risorse umane e professionali”.

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