Abruzzo In…cucina. Per le vostre uscite di ferragosto  la “Pizza Scima”, abruzzese senza lievito 

Abruzzo In…cucina. Per le vostre uscite di ferragosto  la “Pizza Scima”, abruzzese senza lievito 

(wn24)-Redazione – Per le vostre uscite di ferragosto, ma non solo, oggi presentiamo la PIZZA SCIMA di orgine abruzzese senza lievito, una sorta di focaccia bassa e friabile, chiamata così per la semplicità degli ingredienti.

Questa focaccia senza lievito è un ottimo sostituto del pane e veniva mangiata con varie pietanze verso metà giornata.
Si serviva un pranzo molto abbondante chiamato lo “Sdijuno“, ed era il pasto più importante della giornata.
Questa abitudine nasceva dall’esigenza di lavorare nei campi. La sveglia era impostata alle 5 del mattino, si faceva colazione, spesso salata con pane, uova, prosciutto o formaggio.
Poi alle 10 e 30 si faceva la pausa dal lavoro e si mangiava il pasto forte, che era composto da piatti sostanziosi, pizza di ranjigne o con la pizza scima. Questi due pani poveri venivano accompagnati da verdure e peperoni secchi abbrustoliti, affettati, formaggi, frittate di peperoni o cipolla o Pipindune e ove, Pallotte cace e ove, e se c’era anche ‘pane unt, ovvero il pane con olio extra vergine di oliva.
Poi si serviva la minestra che poteva essere composta come una zuppa di legumi o verdure, oppure una pasta all’uovo tipo i Maccheroini alla chitarra, o le classiche Sagne e fagioli.
In alcuni casi si preparava la carne alla brace e gli arrosticini, rigorosamente di castrato, come da tradizione cotti solo con il sale alla fine.
Tutto veniva annaffiato di abbondante vino rosso campagnolo.
Questo pranzo serviva per continuare a mantenere in forze i lavoratori, che dovevano finire di lavorare al massimo per le 16/17 del pomeriggio, poiché dopo si faceva buio.
La cena veniva servita presto ed era leggerissima o quasi inesistente. Si mangiavano spesso verdure o insalata. E la cosa che può sembrare strano alla nostra epoca, si andava a dormire subito, così da essere pronti per la nuova giornata.

Ingredienti

  • 300 gfarina 00
  • 80 gacqua
  • 60 gvino bianco
  • 50 golio extravergine d’oliva (Più quello da mettere sopra)
  • 1 pizzicosale (Circa 3 gr)
  • BUON FERRAGOSTO A TUTTI

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Florentina Tapuc
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