Roseto. Associazione “Guardie Ambientali” :la Regione finanzia il progetto ” Fragilità e inclusione digitale ai tempi del Covid”

Roseto. Associazione “Guardie Ambientali” :la Regione finanzia il progetto ” Fragilità e inclusione digitale ai tempi del Covid”

(wn24)-L’Aquila – L’Associazione Guardie Ambientali opera sul territorio della Regione Abruzzo dal 2015 e in particolare sulla Provincia di Teramo attraverso progetti ed iniziative di solidarietà sociale e tutela ambientale. I volontari dell’Associazione sono stati molto attivi anche nel periodo del Covid19 fornendo assistenza domiciliare e fornitura di farmaci e beni di prima necessità a soggetti in quarantena e contagiati.

Sulla base delle esperienze maturate è stato elaborato un ambizioso progetto che è rientrato tra quelli finanziati dalla Regione Abruzzo: “Fragilità e inclusione digitale ai tempi del COVID19”.

L’obiettivo principale del progetto è quello di rendere i soggetti svantaggiati, anziani e fragili, digitalmente indipendenti, in grado di accedere a qualsiasi servizio telematico della Pubblica Amministrazione e non, come l’Home banking, i sistemi di e-commerce, i sistemi di pagamento (vedi PagoPA) e i servizi on line delle Poste Italiane.

Saranno organizzati corsi, che si terranno ininterrottamente fino a Giugno 2022 in cui contiamo di coinvolgere almeno 300 anziani (ma anche un centinaio di giovani e minori e circa 200 soggetti fragili tra disoccupati immigrati ecc). Riteniamo che al termine del progetto, le conoscenze acquisite possano essere tali da essere trasmesse all’interno degli ambiti personali. Sarà inoltre istituito un ufficio per l’assistenza ai servizi telematici, destinato agli anziani, che fornirà un ulteriore strumento di supporto e diffusione di nuovi modi di affrontare la vita quotidiana. Le attività previste dal progetto saranno volte al contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona, al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità di esclusione sociale e di contrasto alle solitudini. Queste condizioni sono molto comuni tra la popolazione anziana, per cui abbiamo pensato di creare un polo di aggregazione intorno alle problematiche legate ai servizi digitali attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato. Contiamo ad esempio di stimolare l’assistenza a distanza anche con gli strumenti gratuiti di videoconferenza o di geolocalizzazione. Questo approccio formativo al problema, anche se tecnologicamente maturo, non è stato mai realizzato ne da privati e tantomeno dalle istituzioni. L’obiettivo finale  è quello di sviluppare delle competenze trasversali, cioè una formazione personale molto flessibile, orientata al Problem solving, alla crescita e al miglioramento costante e alla perseveranza. Per questo motivo ritengo che questo genere di iniziative avrà il dovuto successo e potrà essere replicato da soggetti diversi anche dopo la conclusione del progetto, diventando un vero e proprio percorso formativo per l’autonomia delle persone anziane o prive di specifiche conoscenze digitali. L’aspetto più interessante è che attraverso questo progetto si intende creare una modalità di accesso personalizzato verso la “ transizione digitale” di cui si sono scritti fiumi di parole ma ben poco si è fatto dal punto di visto concreto.

Questo ritardo non ci aveva stupito particolarmente, già da tempo l’Ocse nel suo Skills Outlook Scoreboard aveva dichiarato che non solo la popolazione italiana non possiede le competenze di base necessarie per prosperare in un mondo digitale, ma che non era preparata ad affrontare nel prossimo futuro le sfide della digitalizzazione. L’analisi Ocse ci dice che solo il 36% degli individui in Italia, il livello più basso tra i paesi OCSE, è in grado di utilizzare Internet in maniera complessa e diversificata. I lavoratori italiani utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sul lavoro, ma meno intensamente che in molti altri paesi OCSE. Il rapporto non va certo per il sottile, dicendo sostanzialmente che l’Italia non ha le competenze di base per “sopravvivere” nel mondo digitale. L’indice europeo “DESI” ci colloca in tutte le graduatorie tra il 24° e il 26° posto seguiti solo da Bulgaria e Romania (Skills Outlook 2019 dell’OCSE), certificando l’assoluta impreparazione ad affrontare le sfide della digitalizzazione. Lacune, che dice l’Ocse, “si notano sia come individui che come lavoratori”, che impediscono alla popolazione italiana di prosperare nel mercato e nei mestieri legati allo sviluppo tecnologico. In questo contesto, la nostra Associazione, oltre a mettere a disposizione della collettività tempo e braccia dei propri volontari, ha pensato di porre in essere un progetto di supporto per “l’inclusione digitale” destinato soprattutto alle fasce più deboli. Oggi l’Associazione Guardie Ambientali, insieme ai partner di progetto e alle collaborazioni sottoscritte, dispone di uomini con competenze specifiche, per quanto concerne il supporto alla formazione all’uso degli strumenti digitali per i soggetti “deboli”, all’organizzazione e gestione di azioni anche di supporto domiciliare.

La formazione culturale ed ambientale, come prevede il nostro Statuto, è uno dei capisaldi della nostra attività di volontariato solidale. In passato abbiamo organizzato decine di corsi su temi giuridico-ambientali, sulla fauna, sugli animali d’affezione, sugli ecosistemi fluviali, sulla pesca, sulla micologia e sulla tutela ambientale, che hanno rappresentato i temi prioritari dell’ Associazione Guardie Ambientali, che ci ha permesso di ottenere dalla Regione Abruzzo la qualifica di CEA (centro di educazione ambientale di rilevanza regionale).

Il progetto avrà inizio il 15 novembre e si concluderà entro il 30 giugno 2022. Esso si propone di “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento permanente per tutti”, ma scopo del progetto è anche “ridurre le ineguaglianze”, promuovere la cultura del volontariato e dell’assistenza verso i “soggetti più deboli”.

Il progetto intende dare strumenti di base, per una transizione digitale personalizzata a supporto dei bisogni dei più anziani. Conoscenze che permettano loro di utilizzare gli strumenti e i servizi di un mondo in cui la componente umana diventa spesso effimera per renderli nuovamente soggetti attivi della società.

La formazione verrà incentrata su quelle che saranno le sfide del futuro: le trasformazioni della società e dell’ambiente, la transizione digitale dei servizi e del lavoro. In parole povere: come prepararsi al mondo di domani senza favorire la sua distruzione ed evitando di rimanere esclusi dai processi partecipativi.

Questo progetto è stato pensato non solo come percorso formativo, ma anche come processo di integrazione, confronto sociale e di educazione inclusiva, in grado di fornire conoscenze sostanziali al vivere moderno e finalizzato alla creazione di una comunità solidale fuori dagli schematismi ideologici. Una visione del mondo fondata su un approccio puramente scientifico e su una nuova etica esistenziale, nel rispetto della vita e della natura.

Queste riflessioni ci hanno portato a definire le linee d’azione di un progetto di cittadinanza attiva: “Fragilità & Inclusione Digitale ai tempi del COVID19” che si pone l’obiettivo di  favorire la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, valorizzare il potenziale di crescita dei soggetti più fragili attraverso l’innovazione sociale, ovvero attività, servizi e modelli offerti dalle nuove tecnologie in grado di rispondere adeguatamente al dinamismo sociale in modo più efficace, creando nuove relazioni e nuove collaborazioni, accrescendo le possibilità di azione e la fruizione di servizi offerti dalla rete.

Tenuto conto che nel nostro Paese la Transizione digitale avverte sensibili ritardi rispetto alla situazione di altre nazioni confermandosi tra i cosiddetti “moderate innovators”, con un tasso d’innovazione rimasto sostanzialmente invariato dal 2010 e spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo in calo dal 2013, un livello, cioè, nettamente al di sotto della media dell’Ue.

Inizio del 1° corso: Lunedì 15 Novembre 2021 ore 16,00 presso la sede dell’Associazione Guardie Ambientali – scuola elementare di via Piemonte Roseto degli Abruzzi.

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