L’Aquila. Dopo il terremoto, ora arrivano i licenziamenti. 188 esuberi della Protezione Civile

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L’Aquila – Non era sufficiente il terremoto, ora all’ Aquila comincia ad abbattersi violentemente anche la crisi economica e quindi l’aumento della disoccupazione. A fine giungo, se non interverranno la Protezione Civile Nazionale e il Ministero competente, 188 lavoratori  impegnati nei vari ruoli dal Comune nel dopo terremoto, saranno licenziati. ” A questo punto devono intervenire la Protezione Civile nazionale e il  Ministero- ha detto  Massimo Cialente, Sindaco dell’ Aquila – perché l’ Ente locale non si può far carico di queste persone. In questo momento sarebbe molto gravoso per tutti. Ho chiesto a più riprese un intervento deciso prima della scadenza del contratto, ma fino ad adesso non si é visto nulla, anche se tutti riconoscono che il loro apporto è stato determinante, per portare avanti tutto quello che si è fatto sino ad adesso, almeno da un punto di vista burocratico”. La  UIL, protesta per questa “ennesima beffa per la città dell’ Aquila- ha detto Fabio Frullo, rappresentante locale del sindacato – noi  abbiamo  già chiesto che i lavoratori non devono  essere mandati a casa in questo momento di crisi e poi la ricostruzione non è finita, per cui non vediamo i  motivi per cui i contratti dei lavoratori non debbano esesre rinnovati”. Nei prossimi giorni ci saranno iniziative di proteste per richiamare l’ attenzione   del Governo nazionale e regionale.

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