Dramma nel dopo rapina. “Caffettino” si è suicidato

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Francavilla – Un dramma nel dramma: il rapinatore rimasto ammazzato nel corso della rapina presso la filiale  della Banca Toscana di Francavilla, un noto pregiudicato pescarese, detto anche ” caffettino”, non sarebbe morto nel corso del conflitto a fuoco con le forse dell’ordine, come in un primo momento si era pensato ma, secondo l’ autopsia, si sarebbe sparato con la stessa pistola detenuta dal pregiudicato. 

L’ uomo. molto noto negli ambienti della mala di Pescara, dove scontare nove anni di una condanna definitiva. Probabilmente , certe storie dei film d’ autore, non arrivano sugli schermi per caso.Anche la vita reale potrebbe nascondere qualcosa raccontato con fantasia. Insomma, secondo i “canoni” della mala, andare in carcere e”solo” tempo perso. Probabilmente così avrà pensato l’ uomo, decidendo, quindi, a mente lucida di ammazzarsi per finire in gloria la sua “vita spericolata”.

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