L’Aquila. Domani quattro anni dal terremoto: Cialente proclama il lutto cittadino

L’Aquila – Domani sono quattro anni da quel terribile momento che ha cambiato la vita, non solo degli aquilani, ma di tutti gli abruzzesi. Per questo e  anche per gridare al “mondo”, nonostante tutto siamo ancora qui, pronti a lottare per vedere di nuovo la bella L’Aquila di una volta. Massimo Cialente, il “combattente”, il “provocatore”, anche per domani ha voluto ordinare qualcosa di forte, di vero e di impattante, per far capire  la sofferenza dei cittadini.L’ ordinanza é  molto dettagliata:  spiega come e perché, sopratutto dalle ore 9.30 alle 11.30, la città deve stare in religioso silenzio, in lutto, per ricordare tutto il dramma del terremoto, quei volti giovani disperati e con i visi pieni di calcinacci, pronti a  dare una mano a chi era in difficoltà. Le bandiere degli uffici pubblici saranno listate a lutto, gli uffici pubblici chiusi, esclusi quelli di prima necessità, i cantieri dovranno chiudere, come le attività commerciali .Insomma, il senso è commemorare le vittime e tutto quello che ne consegue, con il silenzio e non solo quello di facciata. Cialente ha voluto anche lanciare una sfida di “valori”, verso chi ha detto .” si, va bene un minuto di silenzio in Parlamento, ma adesso occorrono subito un miliardo”.Agire senza ricordare. Perchè?cialente-massimo_sindaco-laquila

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