Abruzzo Caccia. Apertura anticipata: il WWF minaccia ricorsi

Caccia_Cacciatori_Dic2011
(wn24)-L’Aquila –  Anche per quest’anno, in Abruzzo, è stata anticipata l’apertura ordinaria della caccia. Il Wwf insorge e minaccia un esposto in Procura.Gli ambientalisti denunciano forti rischi per la tortora: “Colpito il periodo di nidificazione”.
 
Inizio ordinario il 15 settembre (terza settimana del mese), ma anche quest’anno, la stagione venatoria verrà anticipata al primo del prossimo mese in 16 regioni, tra queste anche l’Abruzzo. Coinvolte 13 specie di animali, volatili e non, ma per gli animalisti è la tortora a correre il rischio più forte.
Le norme consentono in casi limitati e specifici e in presenza di condizioni favorevoli, un anticipo rispetto a quanto fissato dalla legge 157/92. “A guardare i calendari venatori delle regioni sembrerebbe che la fauna goda di ottima salute”, critica Dante Caserta, presidente del Wwf Italia, “in realtà la cosiddetta preapertura impatta principalmente sulla tortora, che a
livello europeo è in stato di conservazione sfavorevole perché in costante declino numerico e che
in questo periodo è ancora nella fase di nidificazione, come dimostrano diversi studi realizzati in
area mediterranea e anche il ritrovamento di un pulcino portato al centro recupero animali selvatici
di Rimini in questi giorni (in foto)”
Caso particolare, quello della Regione Abruzzo, che aprirà in anticipo pur in assenza dell’obbligatorio Piano Faunistico Venatorio, “E questo”, aggiunge Caserta, “nonostante abbia perso 5 ricorsi al Tar negli ultimi 5 anni, oltre a un ricorso al Consiglio di Stato e a due ricorsi alla Corte Costituzionale.

In quest’ultimo caso”, sottolinea l’ambientalista, “il Wwf sta valutando un esposto alla Magistratura ordinaria per inottemperanza rispetto a provvedimenti giudiziari, visto che l’ennesimo ricorso al Tar pare ormai senza prospettive di provocare un reale cambiamento”.

L’ultima novità a riguardo è del 28 agosto, “data in cui”, conclude Caserta, “il Consiglio regionale ha approvato una complessa modifica della legge regionale sulla caccia, per altro già modificata proprio un anno fa in cui si aumentavano illegittimamente e senza limiti  di tempi, luoghi  e modi di caccia”.
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