Economia & Fiananze : ecco come è cambiata la riforma delle pensioni

INPS-logo(wn24)-Tivoli(RM) – Il nostro sistema pensionistico è stato profondamente modificato. I motivi principali di questi cambiamenti sono stati il progressivo aumento della durata della vita media (che determina di conseguenza un allungamento del periodo di pagamento delle pensioni) e il rallentamento della crescita economica (che causa una riduzione dell’ammontare dei contributi necessari a pagare le pensioni).
In particolare:
Ø  sono state innalzate sia l’età richiesta per andare in pensione sia l’anzianità contributiva minima;
Ø  l’importo della pensione viene collegato: a) all’ammontare dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa e non più alle ultime retribuzioni percepite; b) alla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL); c) alla durata media del periodo di pagamento della pensione (la cosiddetta “speranza di vita” al momento del pensionamento);
Ø  la pensione viene rivalutata unicamente sulla base dell’inflazione (cioè dell’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi) e non più in base all’aumento delle retribuzioni che, generalmente, è più elevato.
Tali modifiche fanno sì che, nel futuro, le nuove pensioni saranno via via più basse in rapporto all’ultima retribuzione percepita (il cosiddetto “tasso di sostituzione”).
Il tasso di sostituzione della previdenza obbligatoria è comunemente indicato dal rapporto fra la prima rata che si  riscuote quando si va in pensione e l’ultimo stipendio percepito.
Avere un’idea, fin da quando inizi a lavorare, di quanto sarà il tasso di sostituzione della previdenza obbligatoria è importante per valutare se la tua pensione potrà garantirti un tenore di vita adeguato.
Si realizza mediante sottoscrizione ai “Fondi pensione” a cui tutti possono aderire (lavoratori, pensionati e persone a carico). I fondi pensione sono una specie di cassa comune dove confluiscono i contributi versati da tutti gli iscritti che vengono gestiti in modo professionale e investiti alle migliori e più sicure condizioni di mercato per con- sentire poi di erogare le prestazioni in rendita periodica o capitale.
Ci sono tre categorie di fondi pensione:
a) i fondi negoziali o contrattuali ai quali possono aderire i lavoratori dipendenti privati e pubblici; ad esempio per i lavoratori della meccanica c’è il fondo nazionale Cometa;
b) i fondi aperti ai quali possono aderire tutti i lavoratori sia dipendenti sia autonomi o liberi professionisti in modo collettivo (accordi aziendali, di studi professionali o servizi o tra lavoratori) o individuale.
c) i PIP, piani individuali pensionistici che sono solo ad adesione individuale.
Focus per i genitori: una volta era il libretto di risparmio, adesso è il fondo pensione
Il più bel regalo che un genitore o un nonno possa fare al figlio o nipote è certamente l’iscrizione ad un fondo pensione. Una volta c’era il libretto di risparmio e, ancora prima, ad ogni bimbo veniva consegnato un “salvadanaio” con la prima monetina (20 o quando andava bene, 50 lire equivalente oggi a metà di una bottiglietta da mezzo litro di acqua minerale!). Oggi aprire un fondo pensione è utile al ragazzo per la sua educazione sociale al risparmio e anche per il suo futuro, ma è anche conveniente perché è deducibile dal reddito di chi versa.
Il nostro studio di consulenza finanziaria indipendente, su tale tematica, fornisce                        un’ approfondito e personalizzato servizio professionale grazie al quale il cliente viene a conoscenza del valore della sua pensione futura e soprattutto del tasso di sostituzione del reddito stimato al momento della maturazione del diritto alla pensione.
 
La nostra consulenza prosegue con l’analisi di eventuali forme di previdenza già sottoscritte, per verificarne la validità (costi, efficienza del prodotto, confronto con l’offerta attuale di mercato) e soprattutto la rispondenza alle specifiche esigenze del cliente, con il quale si effettua nel contempo un confronto volto alla definizione del tenore di vita atteso in pensione  e dei mezzi a disposizione   (capitali e capacità di risparmio) per il raggiungimento degli stessi.
 
Si tratta, quindi, di una consulenza che permette di conoscere dati che riteniamo importanti al fine di  programmare delle scelte, usufruendo di supporti e guida professionale nella loro definizione. L’unicità della nostra professione nell’ambito finanziario permette, infatti, di fornire  all’interlocutore quella conoscenza che riteniamo alla base di qualsiasi valutazione e decisione
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