Ancona. I “Centri Sociali” protestano contro il Governo.Un manifestante ferito alla testa

123432854-b24d4367-f7b3-4b2d-9041-7ff3174f10c4(wn24)-Ancona – C’è un ragazzo ferito alla testa fra i manifestanti che hanno tentato di forzare il blocco di polizia oggi ad Ancona, per raggiungere la sede del vertice Italia-Serbia in Regione. 


I circa 200 i militanti dei centri sociali delle Marche, di Prc, Pdci, Sel, No Tav e anarchici del Fai, protestano contro le politiche del Governo Letta, oggi presente in città.
Aperto da uno striscione con la scritta “Licenziamenti, sfratti, precarietà, basta austerità”, il corteo è partito dal quartiere Archi. Le tensioni sono scoppiate quando un gruppo dei manifestanti ha tentato di sfondare il cordone di polizia in piazzale Italia per proseguire verso la sede della Regione Marche. I poliziotti, in assetto antisommossa, hanno respinto il tentativo. Si è vista qualche manganellata ma non c’è stata una carica vera e propria. “Siamo in uno Stato di diritto, fateci passare…” gridavano i dimostranti, “non potete bloccare una città'”.

Secondo i portavoce della rete dei centri sociali marchigiani, nel corso della protesta sono rimasti feriti anche un secondo ragazzo, urtato a una gamba dal cellulare della polizia preso d’assedio dai dimostranti, e un terzo giovane, raggiunto dal manganello alla spalla. Il corteo è ancora fermo in corso Carlo Alberto, e anche se il vertice si è ormai concluso, vorrebbe raggiungere la meta iniziale, via De Gasperi. 



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