Del Turco sanitopoli. Motivazioni: “Era un disegno criminoso”

medium_110519-184308_ro211104pol_0028(wn24)-Pescara – ”Tutti i reati commessi possono essere riuniti con il vincolo della continuazione”, con ”l’unicità del disegno criminoso perseguito e l’illecito deviato utilizzo delle rispettive cariche e qualifiche a fini di favoritismo nei confronti di Angelini e di arricchimento personale”. Così il tribunale di Pescara nelle motivazioni, quasi 400 pagine,  della sentenza di primo grado sulle tangenti nella sanità privata abruzzese. Il 22 luglio Ottaviano Del Turco è stato condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione.
   Il tribunale poi scrive che gli imputati ”avevano quindi un vero e proprio programma criminale, volto a favorire gli interessi” della casa di cura di Angelini ”su cui si è innestata l’attività corruttiva di questi. Programma – scrivono i giudici .- diretto da Del Turco, organizzato dal Quarta, dal Cesarone e dal Masciarelli, ed eseguito dal Mazzocca, dal Di Stanislao, dal Boschetti, nonchè dagli stessi Del Turco e Cesarone, attraverso le rispettive attività amministrative e legislative”.
    Per i giudici ”tale programma non fu limitato alla realizzazione di uno o più reati preventivamente individuati, ma si dispiegò nel tempo, sostanzialmente per l’intera durata della permanenza degli imputati nelle loro funzioni, e fu finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di delitti”, ”sia mediante creazione di una struttura ad hoc in materia di sanità, la predetta cabina di regia, che sostanzialmente si sostituì alla giunta regionale nel prendere le decisioni più rilevanti in materia di sanità”.
  Gli imputati operavano ”in base ad uno stabile accordo, che li vincolava ad agire, nell’ambito delle pubbliche funzioni rispettivamente rivestite, per agevolare l’adozione dei provvedimenti favorevoli all’Angelini, il cui contenuto era stabilito dal Quarta, dal Cesarone e dal Masciarelli (fino al suo arresto) sotto il controllo di Del Turco”.

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