PD: tensione tra candidati. Cuperlo:”No ad un Partito marmellata”

cuperlo9.jpg_415368877(wn24)-Roma – Mentre in molte parti d’Italia rimane alta la tensione sul tesseramento, con congressi sospesi per le troppe iscrizioni sospette e la Commissione nazionale che è tornata a riunirsi per sbrogliare i casi più complicati, nel fronte pro-Renzi si contestano i dati forniti martedì dal comitato Cuperlo, secondo i quali oltre la metà dei segretari locali eletti in questi giorni sostiene nella sfida nazionale il deputato triestino. 

Bisognerà aspettare il 6 novembre per conoscere le cifre definitive, ma intanto c’è un altro dato che ora arriva a sorpresa. Si tratta di un sondaggio realizzato lunedì dall’Istituto Piepoli per la Stampa sull’affidabilità di diverse personalità del centrosinistra. Dall’indagine emerge che Letta gode della fiducia del 73% degli elettori, seguito da Renzi con il 71%, che però stacca di soli due punti Cuperlo, a quota 69% (poi c’è Epifani con il 65%). Percentuali che, unite al pronunciamento degli iscritti nei congressi di circolo e di federazione, spingono gli schieramenti a rivedere le previsioni finora fatte sul risultato delle primarie dell’8 dicembre. 

Cuperlo è convinto che il tempo giochi a suo favore e guarda positivamente all’ipotesi che si faccia un confronto televisivo tra tutti e quattro i candidati alla segreteria del Pd (oltre a Renzi, hanno già comunicato il loro consenso anche Pittella e Civati): si sono dette disponibili ad ospitarlo sia la Rai che Mediaset, La7 e Sky, ma alla fine dovrebbe spuntarla una delle tre reti pubbliche (quanto al giorno, dovrebbe essere uno compreso tra la convenzione nazionale del Pd del 24 novembre, che sancirà chi è il vincitore tra gli iscritti al partito, e venerdì 6 dicembre). 

A questo punto la sfida sembra polarizzarsi sempre più tra Renzi e Cuperlo, il quale ieri ha ribadito che il Pd deve dire «chi siamo e per chi siamo», lanciando una stoccata all’avversario: «Chi vuole fare della politica e del Pd una marmellata strana non mi convince». Un esplicito riferimento al sindaco di Firenze, che martedì aveva espresso un apprezzamento della riforma Fornero sulle pensioni, suscitando i malumori di un bel pezzo di Pd (per Damiano le dichiarazioni di Renzi sulla normativa che regola il mondo del lavoro «fanno venire la pelle d’oca»), del segretario nazionale Spi-Cgil Carla Cantone, che oggi sarà con Cuperlo a Bologna, e le dure critiche della Cgil di Firenze, che però ha attaccato il sindaco soprattutto per le parole sul rapporto tra il Pd e il sindacato: «Dire che la Cgil mette bocca sulle vicende del Pd e addirittura ne guiderebbe le scelte è una dichiarazione offensiva nei confronti dello stesso partito alla guida del quale si è candidato», ha detto il segretario della Cgil di Firenze Mauro Fuso. 

E ora c’è un’altra uscita di Renzi guardata con sospetto tra i democratici (affidata al nuovo libro di Bruno Vespa) riguardante la necessità di una riforma della giustizia «che disciplini la responsabilità civile dei magistrati nel rispetto degli standard europei». 

CATEGORIE
Condividi