Abruzzo.Dopo l’arresto De Fanis si dimette. Le deleghe a Chiodi

primo-piano_l-assessore-luigi-de-fanis-non-ha-mai-percepito-alcuna-tangente-o-altra-illegittima-dazione(wn24)-Pescara – Una lettera inviata via fax e via mail all’ufficio di presidenza della Regione Abruzzo. Anticipata ieri in via informale la missiva delle dimissioni dell’assessore Luigi De Fanis è stata ricevuta questa mattina dall’ufficio di segreteria del presidente Chiodi. Le dimissioni dell’assessore ancora agli arresti domiciliari sono state confermate da Domenico Frattura, legale dell’ex Assessore, che ha anche sottolineato il disagio e l’amarezza del suo assistito, per la «campagna mediatica» che inevitabilmente si è generata in seguito agli arresti anche perché ci sarebbero state anche interpretazioni soggettive delle intercettazioni e qualche imprecisione. «Il dottor De Fanis ha deciso di dimettersi per evitare che in questo delicato momento nel quale si avvicinano le elezioni regionali la sua vicenda possa essere strumentalizzata. Con stupore ha letto cose sui giornali e si è ritrovato dalla mattina alla sera coinvolto in questa vicenda più grande di sé e questo rischia di coinvolgere anche le istituzioni. Pe questo si è dimesso affinchè anche gli uffici non subiscano il contraccolpo e si possano paralizzare. C’è ancora molto da fare e finanziamenti da affidare». Sul lato “mediatico” della vicenda, l’avvocato di De Fanis parla di «intercettazioni interpretate liberamente» e di qualche imprecisione come «le bottiglie di champagne» invece che di «bottiglia di champagne». L’inevitabile eco della vicenda ripresa da quasi tutti gli organi di stampa nazionale ha riportato al centro della cronaca giudiziaria l’Abruzzo che era da poco uscito dal clamore, dopo la sentenza Del Truco nell’ambito del processo Sanitopoli. Le dimissioni tuttavia sono una mossa importante dal punto di vista giudiziario visto che il giudice per le indagini preliminari dovrà tenerne conto in ordine al possibile inquinamento probatorio o della reiterazione del reato. Non essendo più assessore e non avendo più cariche De Fanis tecnicamente non potrebbe più né delinquere né inquinare ma questo lo deciderà il gip solo dopo l’interrogatorio di garanzia che si terrà lunedì prossimo. L’avvocato Frattura, che sta studiando le carte e dice di dover ancora approfondire la linea difensiva, chiederà la revoca della misura detentiva o quantomeno un alleggerimento dei domiciliari, ma questo si deciderà solo dopo un ulteriore incontro con De Fanis stesso, probabilmente domenica sera. L’assessore risponderà alle domande del gip? «Questo non lo sappiamo ancora», ha risposto il difensore. Anche sulla caratura della indagine e della valenza delle prove l’avvocato non si sbilancia e diplomaticamente declina la risposta.Intanto è certo che, per adesso, le deleghe che aveva il dimissionario De Fanis, le assumerà, provvisoriamente, il Governatore Chiodi.Ieri sera ,invece, il caso dell’arresto dell’ex Assessore alla cultura, è approdato nella trasmissione di La7 “Servizio Pubblico”, condotto da Michele Santoro.

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