Start S.p.A.: polemiche e scintille tra il Sindaco San Benedetto e Presidente Provincia Ascoli

collage_dhgsbw(wn24)-San Benedetto del Tronto – Sono scintille tra il Sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari e il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno,  Piero Celani, a proposito della riconferma del Consiglio di Amministrazione della START SPA.
 
Riportiamo le posizioni dei due politici che non si risparmiano accuse e rimproveri, per come è stata gestita la vicenda, per certi versi, molto delicata.
 
“Ieri ad Ascoli è andato in scena uno spettacolo al quale la destra ci ha ormai abituato da diverso tempo: con un atteggiamento intriso di chiusura, prima di tutto culturale e poi politica, è stato riconfermato in blocco il Consiglio d’Amministrazione uscente della “Start spa”.
 
Già tre anni fa, nonostante il Comune di San Benedetto del Tronto detenga circa un terzo delle azioni societarie, Provincia e Comune di Ascoli si resero protagonisti di una scelta miope e di pura conquista del potere ponendo al vertice della società tutti uomini di fiducia della destra.
 
Se tale scelta all’epoca poteva essere dettata da una pur cieca reazione alla nuova situazione politica che vedeva, per la prima volta, Provincia e Comune di Ascoli governati dal centrodestra, reiterando quella scellerata decisione questi due Enti chiudono le porte a qualsiasi possibilità di collaborazione, cooperazione e creazione di reti tra Enti locali del territorio, valori di cui i loro amministratori si riempiono la bocca in ogni occasione.
 
Così facendo, Provincia e Comune di Ascoli dimostrano la chiara volontà di calpestare il principio basilare della rappresentanza della minoranza che dovrebbe essere la normalità in qualsiasi società partecipata (basti pensare ai consigli di amministrazione di CIIP, Ato 5 e Consorzio Universitario Piceno), non certo per garantire poltrone ma perché la presenza di una minoranza è condizione necessaria sia per avere un prezioso apporto di idee, proposte, progettualità, sia per recepire le istanze dei diversi territori che fanno parte del bacino di attività dell’azienda.
 
Per l’ennesima volta, dunque, Provincia e Comune di Ascoli hanno perso l’occasione per far crescere il territorio perseverando nella propensione, ormai consolidata, a “rinchiudere” la città di Ascoli nelle proprie mura, impedendole qualsiasi rapporto con le comunità circostanti.
 
Ma non basta: anche in questa occasione il desiderio di fare “man bassa” di cariche ha messo in luce due aspetti di questa destra: l’incapacità e l’inadeguatezza.
 
Incapace perché non conosce neppure il D.L. 95/2012, convertito in legge 135/2012, che stabilisce di individuare i componenti dei consigli d’amministrazione di Società Partecipate tra i dipendenti degli Enti in possesso della qualifica di Dirigente o di Responsabile di Servizio titolare di posizione organizzativa. E proprio per questo è mia intenzione segnalare la questione alla Corte dei Conti.
 
Questa destra è poi inadeguata perché non si è nemmeno posta il dubbio se, in questa congiuntura economica, era opportuno procedere ad una riduzione delle indennità dei membri del CDA Start che, lo ricordo, conta un presidente, ben due vicepresidenti e altri due membri del consiglio di amministrazione.
 
Almeno una riduzione delle indennità sarebbe stata opportuna, magari per rinvestire quelle risorse nel potenziamento del trasporto pubblico locale che nel Piceno ha raggiunto livelli davvero scadenti.  “
 
Ecco invece la nota del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno che replica al Sindaco di San Benedetto
 
“L’Assemblea dei soci della Start, riunitasi ieri pomeriggio a Palazzo San Filippo, ha riconfermato nella sua totalità il precedente Consiglio di Amministrazione. Si tratta di una scelta che si pone all’insegna della continuità amministrativa e della rappresentatività dell’intero territorio riproponendo amministratori preparati e che finora hanno ben operato. Senza considerare, inoltre, la prossimità di gare importanti che la Start dovrà espletare in prosecuzione di un proficuo lavoro intrapreso dal precedente Cda.
 
 
Il  presidente della Start, il dott. Alessandro Antonini è infatti di Ascoli Piceno, laureato in Giurisprudenza e consulente di diritto del lavoro, anche la costa è ampiamente rappresentata con il vice presidente Luigi Capriotti  di San Benedetto del Tronto, esperto per la sua professione in materie finanziarie e con Alessandro Spacasassi di Acquaviva Picena dirigente d’azienda. C’è poi, sempre come vice presidente, Nadia Beani, stimata imprenditrice di Comunanza e presidente di associazione di categoria che rappresenta la zona montana e, infine, per la Vallata Paola Scipioni, esperta amministratrice. Pertanto, francamente, non capisco le polemiche scomposte e strumentali del Sindaco Gaspari che non perde occasione per criticare in chiave politica e pretestuosa ogni proposta, invece di dare il suo contributo di idee e progettualità per sviluppare positive sinergie nell’interesse generale della comunità e, in questo caso specifico, del sistema della mobilità locale. Sono parole gravi quelle che utilizza il Sindaco Gaspari frutto, queste si, di un’arroganza politico-amministrativa, perché dopo 6 mesi dal rinvio dell’Assemblea, proprio per trovare soluzioni magari alternative, l’unica cosa che è stato in grado di proporre, è stato un ulteriore rinvio dell’Assemblea e, quindi, inevitabilmente la proroga dell’attuale Cda. E allora, qualcosa non porta!
 
Per quanto riguarda il Collegio dei revisori dei conti della stessa Start, l’Assemblea ha riconfermato il dott. Loretino Luzi preparato commercialista e nominato due nuovi professionisti di provata competenza, il dott. Paolo Nigrotti, già presidente della Ciip Spa e il dott. Filippo Camaiani con esperienza nella KPMG, società di consulenza tra le più note e qualificate. Per tali designazioni, il Sindaco Gaspari, proseguendo nell’atteggiamento polemico tenuto per quanto deciso con il CdA, non ha voluto fornire indicazioni nelle nomine.
 
Sono certo che il riconfermato CdA proseguirà con determinazione ed impegno la sua attività di indirizzo del trasporto pubblico locale ed auspico per il futuro un’implementazione e razionalizzazione dei servizi offerti, in un quadro di risorse regionali e nazionali sempre più limitate,  anche attraverso forme di integrazione ferro-gomma.”
CATEGORIE
Condividi