Fano.Accusato di atti sessuali con una 13enne: inizia oggi il processo a Don Ruggeri

don_giangiacomo_ruggeri.jpg(wn24)-Fano –  Per ora è passato dai libri della Diocesi di Perugia, dove ha lavorato come bibliotecario, a fare il cuoco e il cameriere nelle cucine di una mensa per rifugiati politici a Roma. E dalla capitale, don Giangiacomo Ruggeri, seguirà il processo contro di lui che si apre , presso il Tribunale di Pesaro. Il sacerdote, ex portavoce della Diocesi di Fano,è accusato di aver commesso atti sessuali con una minorenne in spiaggia a Marotta, nel luglio 2012. Ha deciso di non essere presente in aula all’udienza preliminare, davanti al giudice Maurizio Di Palma. E come lui, anche la ragazzina, una tredicenne sua parrocchiana. Quello di oggi sarà, quindi, uno scontro tra sole toghe di avvocati e magistrati. Scontro che si aprirà con la costituzione della parte civile. O meglio, che si sarebbe dovuto aprire così, perché alla fine la tredicenne e la sua famiglia, assistiti dall’avvocato Omar Severi, potrebbero decidere di non costituirsi. Decisione che dipende dalla scelta del rito che avanzerà il difensore di don Ruggeri, l’avvocato Gianluca Sposito, e cioè quello abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena) “secco” con il quale il giudice deciderà sulle carte senza ammettere ulteriori documenti. «Avrei voluto chiedere l’ammissione di consulenze medico-legali – ha spiegato il legale della minore – ma in questo modo non posso. Faremo la richiesta di risarcimento danni direttamente al giudice civile». «Don Ruggeri è sempre al servizio del prossimo» commenta l’avvocato Sposito che non rivela in quale parte di Roma si trovi il suo assistito, né il nome dell’associazione per la quale lavora. E’ possibile che già oggi il giudice Di Palma possa arrivare a una sentenza dopo aver ascoltato la requisitoria del pm Sante Bascucci e l’arringa dell’avvocato. Sentenza che sarebbe immediatamente esecutiva dato che si tratta di reati sessuali. Don Ruggeri, al quale la Procura contesta gli atti sessuali con minorenne e gli atti osceni in luogo pubblico, in caso di condanna, andrebbe quindi dritto in carcere. La pena prevista dal codice va da un minimo di 5 a un massimo di 10 anni. A inchiodare il sacerdote c’è il video girato dalle telecamere dello stabilimento balneare dove in quel caldo 12 luglio di un anno e mezzo fa don Ruggeri ha dato quelle carezze intime e proibite alla tredicenne. E’ stato il bagnino a riconoscere il prete e a segnalare il fatto alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato poche ore dopo. Ma oltre al processo davanti alla Giustizia italiana, sta per aprirsi anche quello davanti ai giudici del Vaticano. Le toghe d’Oltretevere hanno infatti chiesto gli atti alla Procura di Pesaro. Carte utili anche al processo canonico nel quale il prete rischia la sospensione “a divinis”, ovvero la riduzione allo stato laicale.

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