Ascoli Piceno. GDF e l’operazione “Natale sicuro”: sequestrati 93mila articoli contraffatti

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(wn24)-Ascoli Piceno – “Approda” anche a San Benedetto del Tronto (AP) l’operazione “Natale sicuro” del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che, in questa circostanza, assesta un colpo particolarmente duro alla distribuzione degli articoli contraffatti, pericolosi per la salute pubblica, ovvero comunque non rispondenti ai criteri sulla sicurezza imposti dal Legislatore.
Le circostanze note alla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, derivanti dalle analisi relative alle dinamiche dei mercati locali e dagli ulteriori elementi di intelligence  acquisiti attraverso la consolidata estrinsecazione del peculiare ruolo di polizia economica e finanziaria, hanno consentito di individuare i flussi dei rifornimenti delle merci di maggiore consistenza – e di altrettanta maggiore potenziale pericolosità per l’utente – in via di destinazione presso i mercati locali della fascia costiera picena, potendosi così pianificare nel dettaglio un preciso blitz, che costituisce quindi l’epilogo dell’intercettazione di un carico di merce giunto da poco in quel di San Benedetto del Tronto (AP), scaricato all’interno dei magazzini commerciali in tempi pressoché coincidenti all’intervento delle Fiamme Gialle.
Così come già verificatosi a Monte Urano (FM) e a Colli del Tronto (AP) pochi giorni fa, le Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria di Ascoli Piceno hanno quindi sottoposto a controllo un altro esercizio commerciale gestito da cittadini dell’etnia cinese, proseguendo la peculiare campagna ispettiva – pianificata già dai primi di dicembre – in quegli ambiti individuati quali particolarmente sensibili da un punto di vista della commercializzazione di prodotti non rispondenti ai requisiti normativi di diversa natura.
Ripercorrendo gli stessi excursus delle precedenti “tappe” dell’operazione “Natale sicuro”, ai militari non è rimasto altro che “catalogare” le decine e decine di migliaia di articoli, sottoposti tutti a sequestro penale a seconda delle diverse tipologie di irregolarità che, nel segno della continuità, hanno riguardato sempre i contesti delle certificazioni “CE” – in molti casi, quando presenti, anche contraffatte – testimonianti la responsabilità dell’”Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” contemplata dall’art. 474 del Codice Penale, per la quale è conseguentemente scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno a carico del rappresentante legale dell’esercizio commerciale, la quarantacinquenne C.J.
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